Carnevale di Montechiaro, è stata una giornata da 10 e lode

Con una spruzzata di coriandoli, oh pardon di neve, si è aperto domenica scorsa il carnevale montechiarese a cura della Proloco.

Un tempo caratterizzato dai “magnin” che significa “stagnini” maschere del vecchio piemonte che a
montechiaro caratterizzavano il carnevale: i giovani della leva dell’anno dopo, nel tempo del carnevale andavano in giro per il paese con dovute trasformazioni – lo sposo la sposa il medico, il notaio, il parroco vestendo vecchi abiti
rattoppati, battendo coperchi e “brunse” a bussare di porta in porta – ai magnin – dolcetto o scherzetto in versione “cattolica”, allo scopo di raccogliere offerte di ogni tipo, con l’intento di organizzare i festeggiamenti carnevleschi.

A questi travestimenti un tempo erano solo i ragazzi, negli ultimi anni si sono aggiunte anche le ragazze della leva, l’ultima volta che la Proloco ha organizzato il carnevale con i magnin risale ad inizio del terzo millennio.

Oggi mutati i tempi e gli avvenimenti è la Proloco, custode delle tradizioni che porta avanti il carnevale, quest’anno per l’inclemenza del tempo si è organizzato nel teatro comunale, con musiche, giochi, bimbi in maschera e sfilate sul palco per i più piccoli per la gioia di mamma e papà ed in special modo dei nonni, come tutti i salmi finiscono in gloria, distribuzione gratuita di polenta e spezzatino a tutti i presenti.