Asti, al via il nuovo piano di recupero del Museo Diocesano

Le novità, che porteranno a una ristrutturazione del complesso, sono state illustrate questa mattina all’interno di una conferenza stampa

“Potranno iniziare i lavori per rendere fruibile al pubblico una nuova zona del museo diocesano – ha affermato il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo – sarà una nuova leva turistica per la città: la nuova ristrutturazione avrà caratteristiche di recupero edili con il ripristino dei materiali che sono stato ritrovati, oltre a una procedura urbanistica per trovare la soluzione migliore per il complesso”

“Ora la sfida più ardua – conclude – è quello di individuare le risorse economiche per aprire questo scrigno di arte al mondo”.

“Andiamo ad impreziosire la nostra città – così il vicesindaco e assessore all’urbanistica Davide Arri – con il ripristino di alcune aree di indubbio interesse archeologico, come la fonte battesimale, il recupero del chiostro dei canonici. dell’antico ipogeo e della torre di Santo Stefano: è un momento grandissimo di riscoperta storica e culturale della città”.
“E’ impossibile riassumere in pochi minuti il lavoro di anni– ha detto l’architetto Giovanni Bo, nel suo intervento – devo ringraziare tutti coloro che negli anni hanno lavorato al progetto”.

“Quella di Asti è una delle aree più interessanti del nord Italia – ha affermato Don Alessandro Quaglia, direttore dei beni artistici della diocesi di Asti – con importanti presenze romane e precristiane”.

“Negli occhi di Don Quaglia ho visto il desiderio di una città che ha molto da dire sia nel presente che nel futuro – ha detto il vescovo di Asti Francesco Ravinale – in questo complesso c’è una grande visione del futuro e una grande intelligenza urbanistica ed economica. Spero che tutto questo verrò compreso nel momento in cui questo spazio sarà fruibile da parte dei turisti e degli astigiani”.

Alessandro Franco