Asti, iniziati gli incontri per il progetto di Uniti si Può “Piano Regolatore dell’esistente”

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Martedì scorso, 20 febbraio, si è svolto a Fuoriluogo il primo incontro del progetto del Gruppo UNITI SI PUO’ di Asti denominato “Piano regolatore dell’esistente”

Di seguito una breve sintesi fatta dai consiglieri comunali Beppe Passarino e Michele Anselmo dell’incontro.

“Invitati a intervenire: Gruppo Costruttori Edili dell’Unione Industriale, i rappresentanti degli Ordini Professionali, dell’Artigianato, Imprenditori e liberi professionisti. Il geom. Mascarino del Gruppo costruttori, ha fatto presente le difficoltà burocratiche nell’avviare o ritirare una pratica urbanistica, pur comprendendo il compito di controllo previsto occorre rivedere la tempistica. Il Gruppo sta organizzando un convegno su ”Il recupero dei centri storici” che mira a dare maggior impulso allo stagnante settore, dove si registra un sempre maggior calo delle imprese e l’aumento del lavoro in nero. Qualche contatto con l’Amministrazione c’è già stato, ci si augura che anche questa volta non siano solo parole, sono anni che vengono individuate le problematiche ma le soluzioni sembrano non essere così facili.

L’arch. Marco Pesce, responsabile della Commissione cultura dell’ordine degli architetti ha preso spunto da alcune parole, contenute nel testo del gruppo consiliare UNITI SI PUO’, con la proposta di questi incontri. La prima parola FABBRICATI INUTILIZZATI: occorre cambiare prospettiva da criticità a risorsa; altra parola è PIANO REGOLATORE DELL’ESISTENTE: meglio fare due passi indietro e porre l’attenzione, prima, su quale città vogliamo e questo si può realizzare se si avvia un tavolo per la realizzazione di un PIANO STRATEGICO che attraversi tutti gli ambiti presenti in una città, ma con un impegno al confronto, suddivisi anche per tavoli tematici, non di facciata ma costruttivo cercando di non “tirare l’acqua al proprio mulino”. Questa metodologia è adottata in molte città anche a noi vicine, c’era stato solo un tentativo di avviamento con la passata Amministrazione.

La parola : COLLABORAZIONE DEI CITTADINI ha dato spunto all’arch Pesce per ribadire che già esistono delle forme di partecipazione già predisposte per le Amministrazioni come ad esempio attivare il “Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Collaborazione tra cittadini e Comune” mediante una delibera di Consiglio Comunale, impegnando l’Amministrazione oltre ad approvarlo anche poi a metterlo in atto. EFFICENTAMENTO ENERGETICO è l’ultima parola sulla quale si è soffermato l’architetto: la città di Bolzano con il suo progetto EPOurban che ha come obiettivo di attivare i privati proprietari nel processo di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale esistente intervenendo nel contesto fortemente attuale della rigenerazione urbana. Ha inoltre ricordato le interessanti indicazioni pervenute nelle varie edizioni dell’ A.S.T.I. FEST Festival dell’Architettura Astigiano con l’esperienza della città di Lucca e l’approfondimento di tematiche che sono nuovamente presenti negli incontri realizzati in questi giorni. Occorrerebbe fare tesoro di quanto già evidenziato in questi anni e fare un ulteriore e concreto passo in avanti.

Quanto evidenziato trova, in questi giorni, conferma dalla proposta di legge di iniziativa popolare ” NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI” redatto dal Forum nazionale Salviamo il Paesaggio.

Una recente delibera del Consiglio Comunale di Asti (con le forze di minoranza contrarie) ha approvato un progetto per accedere ad un bando per la realizzazione di un complesso scolastico in un’area libera, al Fontanino, non volendo prendere in considerazione che tale bando, avrebbe finanziato anche la medesima realizzazione in un’area con l’intervento di abbattimento e ricostruzione di immobili non più utilizzati. Tale scelta non persegue, ovviamente, l’indirizzo della proposta di legge.

Ristrutturare edifici obsoleti o vuoti è poco sostenibile da un punto di vista economico, ha esordito nel suo intervento il sig. Turello, imprenditore astigiano con, alle spalle, la realizzazione di numerose strutture commerciali, ha sottolineato quanto siano determinanti i costi di urbanizzazione da versare anche per le ristrutturazioni, dove, è dimostrato, i servizi sono già realizzati e conseguentemente, dovendo monetizzare, si potrebbero incentivare gli interventi riducendo tali oneri, anche in cambio di una riduzione di volumetria.

L’arch. Musso, presidente dell’Ordine degli architetti, ha sottolineato la disponibilità a collaborare con l’Amministrazione per rendere migliore la città, per studiare la semplificazione delle pratiche urbanistiche , rivedendo anche alcune rigidità del Piano Regolatore attualmente in vigore. Proponendosi, come Ordine, di essere riferimento per tutti coloro che avessero suggerimenti da avanzare. Ha, inoltre, sottolineato che un altro aspetto legato al progetto riguarda la qualità del costruito.

Anche il prof Coffano e la prof.ssa Laurana Laiolo hanno fatto alcune riflessioni L’arch Pesce concludeva gli interventi indicando, su richiesta del moderatore, i tempi per la formulazione del Piano Strategico che necessiterebbe di almeno un anno di confronto prima della stesura della bozza e nel secondo anno, quella definitiva che permetterebbe di avviare le procedure e le azioni indicate nel Piano. Il primo passo potrebbe essere quello, nel caso l’associazione fosse ancora attiva, di aderire alla Rete delle Città Strategiche.”

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