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Cristiano Fornaro: “Il riconoscimento dell’UNESCO ha portato un turismo di cultura, rispetto e ricchezza” video

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei territori che sono stati riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Oggi siamo a Vaglio Serra, nel cuore della Core Zone Numero 6, dove incontriamo il Sindaco, Cristiano Fornaro.

cristiano fornaro

Cristiano Fornaro: “Il riconoscimento dell’UNESCO ha portato un turismo di cultura, rispetto e ricchezza”

di Luciano Baracco

Cristiano Fornaro, nonostante la giovane età (40 anni a novembre), è sindaco di Vaglio Serra da ben tredici anni quando appena ventisettenne fu eletto per la prima volta alla guida del del piccolo paese di circa trecento abitanti, una delle tante perle paesaggistiche che il territorio astigiano propone. Il 2014 per Fornaro è stato un anno particolare: non solo è stato rieletto sindaco per la terza volta, ma è stato anche l’anno del riconoscimento come Patrimonio UNESCO dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato con il comune di Vaglio inserito nella core zone.

E’ proprio da qui che inizia la nostra chiacchierata con Cristiano Fornaro.

Dopo dieci alla guida del paese, è arrivato il riconoscimento dell’UNESCO: cosa è cambiato in questi ultimi tre anni?

“Partiamo da un presupposto importante: nelle nostre zone il turismo è molto legato ai prodotti del territorio ed in particolare al vino e sotto questo aspetto c’era già stato un cambio nella modalità di concepirlo facendo leva sulla qualità anzichè sulla quantità come succedeva in passato. Anche grazie a questo è arrivato il riconoscimento dell’UNESCO che ha accelerato la crescita dei flussi turistici essendoci un turismo legato ai Siti UNESCO in particolare nel Nord Europa.”

Cosa pensa vengano a cercare in particolare i turisti nello nostre zone?

“I turisti vengono a cercare l’eccellenza della nostra enogastronomia, e da noi oltre a questo possono trovare la tranquillità che trasmettono i nostri territori e i nostri panorami, cose che noi vedendole tutti i giorni diamo per scontate, ma che per chi le vede la prima volta regala emozioni che ben traspaiono dai loro sguardi. A me piace, quando posso, precedere l’arrivo delle comitive che salgono sul nostro belvedere per poterli guardare negli occhi quando ammirano il panorama.
E poi c’è un altro vantaggio per la nostra provincia, che forse non sempre sappiamo sfruttare bene: la posizione strategica che permette a chi soggiorna da noi di poter raggiungere in poco tempo città come Torino, Milano e Genova, località di mare e di montagna o i laghi.”

Invece per quanto riguarda la gente del posto, quanto è consapevole di cosa significhi essere residente in un territorio patrimonio dell’umanità?

“Devo riconoscere che, soprattutto per chi ha un’attività che può trarre beneficio dal turismo, c’è stata subito la consapevolezza dell’importanza del riconoscimento, anche grazie all’avvento degli svedesi che hanno acquistato il “Castello Stella” che diventerà un borgo di lusso. Anche questa operazione è merito dei nostri paesaggi perchè tutto è partito da uno svedese che ha acquistato un fabbricato ad uso personale e si è innamorato del territorio portando a Vaglio amici e colleghi.

Ma anche gli abitanti di Vaglio che non hanno un ritorno economico diretto dal turismo hanno capito quanto sia importante il riconoscimento, perchè porta nel paese delle belle persone, che hanno piacere di conoscere la nostra cultura. Così soprattutto alla sera succede spesso di vedere i turisti fermarsi a parlare con la gente del posto, e questo è quello che gli stranieri cercano, inoltre, soprattutto quelli del Nord Europa, sono gente di grande cultura e rispetto, oltre a portare ricchezza. E per noi questo è importante perchè ci permette di dare una mano ai turisti, di capire cosa vogliono e ci arricchisce culturalmente, oltre a farci capire dove e in cosa possiamo migliorare nell’accoglienza.”

In conclusione possiamo dire che Vaglio ha colto al volo la grande opportunità offerta dal riconoscimento UNESCO?

Per questo parlano i fatti, si è invertito il trend che negli anni passati aveva portato i giovani a trasferirsi nei centri cittadini, adesso accade il contrario come dimostrano due casi di giovani uno di Torino e uno di Milano che si sono trasferiti a Vaglio per aprire delle attività.

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti