Papa Francesco ad Asti: “Sono venuto per ritrovare il sapore delle mie radici” (video) fotogallery

Un forte abbraccio in un grande clima familiare: è così che è stato accolto da Asti il Santo Padre, nel percorso che lo ha portato dal Vescovado alla Cattedrale dove il Pontefice sta celebrando la Santa Messa.

Il Santo Padre sta ora officiando la Messa, insieme a quasi cinquanta sacerdoti. Sono venuto ad Asti per ritrovare il sapore delle mie radici, queste le sue parole in apertura di omelia, “in queste terre così ricche di buoni prodotti.”

L’amore di Dio si propone, non si impone mai. Il suo amore ci perdona sempre, Dio non si stanca mai di perdonarci, ti restituisce sempre la tua dignità. La salvezza viene dal lasciarsi amare da lui, così ci liberiamo dalla paura di essere soli. Fratelli e Sorelle, mettiamoci spesso davanti al crocifisso, davanti a quelle braccia aperte e ricordiamo che Dio, ogni volta che ci lasciamo guardare da lui, sappiamo che è vicino. Dio è vicino, misericordioso e tenero. Le sue braccia aperte consolano. Ecco il nostro Dio.

Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale

La maggioranza guarda lo spettacolo della morte in croce di Gesù, senza fare nulla. Durante la crocifissione, tanti erano credenti, non erano persone cattive, ma lo guardavano sulla croce senza chiedersi cosa poter fare per lui. Tutti questi spettatori condividevano il ritornello “Se sei il Re, salva te stesso”, ma Gesù non stava pensando a lui, stava salvando tutti. Eppure in quelle parole c’era un male contagioso. Quella gente prendeva le distanze e parlava. L’indifferenza è una brutta malattia: l’indifferenza verso i malati, i poveri, i bisognosi. Quando date l’elemosina, siete capaci a guardare negli occhi chi ve lo chiede? Sei capace di toccare la mano a chi dai la moneta? Quella gente parlava di Gesù ma non si sintonizzava su di lui. L’onda del male comincia dal prendere le distanze e si propaga così, portando a girarsi da un’altra parte. Questo è il rischio della nostra fede: rischia ad appassire se non ci si mette in gioco. Così si è Cristiani all’acqua di rose.

Ma c’è anche l’onda benefica del bene. Come quella del buon ladrone. Davanti a Dio l’anima deve essere acqua e sapone. Siamo al mondo per portare i fratelli e le sorelle verso l’abbraccio del Signore. Il Signore ci guarda dalla croce a braccia aperte, sta noi scegliere di essere spettatori od essere coinvolti.”

Papa Francesco ad Asti

Momento toccante della celebrazione, più unico che raro, è stata la celebrazione dell’Accolitato conferito a Stefano Accornero, l’unico seminarista astigiano. Con l’Accolitato Stefano Accornero potrà svolgere Ministeri come conferire l’Eucarestia agli ammalati.

Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale
Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale

Una domenica di festa, quella astigiana, che corrisponde anche la Giornata Mondiale della Gioventù. Sono 200 i giovani della Diocesi di Asti presenti nell’area del Duomo in occasione della celebrazione eucaristica con il Santo Padre, divisi metà all’interno, tra i rappresentanti dell’équipe della Gmg di Lisbona e una rappresentanza delle cinque zone pastorali, e metà sulla piazza.

Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale

Una celebrazione aperta a tutti i credo. La celebrazione eucaristica di domenica è un’occasione di incontro e comunione anche tra le varie comunità religiose presenti sul nostro territorio. Diversi i rappresentanti di altre comunità religiose presenti.

“Santo Padre – si è così rivolto a Papa Francesco, al termine della celebrazione eucaristica, il Vescovo di Asti Marco Prastaro – desidero ringraziarla a nome di tutta la comunità astigiana per questo incontro che abbiamo tanto atteso.
Quando venne eletto Papa lei disse di essere stato preso “quasi alla fine del mondo”. Oggi, ci piace pensare che Asti, la terra delle sue radici familiari, possa essere l’inizio del mondo.
E lo è veramente, perché qui con Lei abbiamo rinnovato le radici della nostra fede. L’Eucarestia, La Parola di Dio, il ministero petrino, la fraternità che ci fa essere comunità, la presenza dei poveri – carne di Cristo -, tutto ci parla della presenza di Gesù fra noi. Di quel Gesù con il quale sempre nasce e rinasce la gioia.

Qui, dall’inizio del mondo, oggi rinnoviamo il nostro impegno missionario a portare la gioia del Vangelo fino alla fine del mondo, in ogni periferia esistenziale che incontreremo.
Grazie con tutto il cuore della sua presenza fra noi e del tempo che ci ha dedicato, grazie di averci confermato nella fede e dell’affetto così particolare che ci ha riservato.
Grazie della sua visita, e torni quando vuole questa è casa sua! Nel frattempo, noi continueremo a pregare per Lei.” –
ha concluso Monsignor Prastaro.

Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale
Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale

“Ci vuole coraggio nel dire che Asti è l’inizio del mondo. Coraggioso questo uomo nel dirlo!” ha scherzato in risposta il Santo Padre che poco prima dell’Angelus ha rivolto un augurio in piemontese. “Nell’augurarvi “Ca stagha bin”  si è poi rivolto ai giovani, affinché “non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria“, in “un tempo di carestia di pace” – ricordando l’Ucraina e l’incendio recente in un campo profughi a Gaza. Proprio a Maria è stata rivolta la preghiera dell’Angelus.

Celebrazione Papa Francesco in Cattedrale
Papa Francesco ad Asti