Appello al Governo dei sindaci piemontesi alla 40a Assemblea ANCI Piemonte

“Bisogna fare presto, servono provvedimenti urgenti, concreti, in grado di dare una boccata di ossigeno agli Enti locali che oggi faticano a chiudere i bilanci”. Così il presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, nella sua relazione alla 40a Assemblea ordinaria dell’associazione, che si è svolta venerdì 28 ottobre nei locali della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese. Numerosi i temi sul tappeto, dal PNRR al il caro-bollette, dalla transizione digitale al problema dei bandi che penalizzano territori virtuosi e intere regioni, come il bando borghi e il bando periferie, a causa di criteri di valutazione ritenuti anacronistici.
“L’assemblea – ha sottolineato Corsaro – è stata un’occasione per dare impulso all’attività dell’associazione, in piena e leale collaborazione con la Regione ed il Governo”. Presente, in collegamento da remoto, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il quale ha manifestato vicinanza nei confronti dei Comuni piemontesi, che vivono un momento delicato.

“Noi sindaci vogliamo risposte, gli slogan non servono – ha affermato nel suo intervento Roberto Pella, vicepresidente vicario di ANCI nazionale e sindaco di Valdengo (BI) -. Oggi più che mai serve unità nel confronto tra Comuni e con le autorità regionali e nazionali. Dal caro-bollette alla carenza dei segretari comunali, passando per il tema dell’abolizione del reato di abuso d’ufficio per i sindaci, i temi che impegnano ANCI sono numerosi e li affronteremo già nei prossimi giorni, in fase di discussione della manovra economica. Per il momento – ha detto ancora Pella – stiamo discutendo il decreto Sostegni ter, anche se già si parla di Sostegni quater per far fronte alle necessità e alle istanze rappresentate dai Comuni”.

Il segretario generale di ANCI, Veronica Nicotra, ha ricordato come “per ragioni anche contingenti di carattere normativo, il 2023 sarà un anno problematico per il nostro comparto, nonostante la fase espansiva di parte corrente con alcuni fondi che nei prossimi anni alimenteranno i bilanci comunali, in modo parallelo al Fondo di solidarietà comunale”. Su questo scenario impatta poi l’emergenza energetica per la quale “ANCI ha avanzato richieste aggiuntive rispetto ai 670 milioni ottenuti per il 2022 e che speriamo sia recepite con la conversione del decreto Aiuti ter e con il decreto quater che il nuovo governo intende varare”. Su questo Nicotra ha evidenziato la necessità di “una norma ponte che consenta ai Comuni di avviare la predisposizione dei bilanci, una norma che consenta di mettere una cifra per il 2023 in un provvedimento di urgenza, scongiurando la paralisi che in parte abbiamo avuto nel 2020”.
Infine, un cenno al tema della perequazione. “Dal 2020 il sistema è stato alimentato da risorse aggiuntive statali e questo dovrà restare anche nel 2023 sterilizzando l’impatto che rischia di scaricarsi specie sui piccoli Comuni. Per questo – ha spiegato – servono almeno 150 milioni per il prossimo anno, così come bisogna ottenere una ‘riedizione strutturale’ del fondo da 50 milioni ottenuto l’anno scorso come misura una tantum proprio per i piccoli Comuni.”

“Usciamo da due anni di pandemia e siamo fortemente preoccupati – ha affermato poi Alessandro Canelli, sindaco di Novara, presidente della Fondazione IFEL e responsabile Finanze Locali di ANCI nazionale -. Il governo ci ha dato una grandissima mano per far quadrare i bilanci del biennio 2020-2021, ma ora le difficoltà si ripresentano a causa degli extra-costi dell’energia che mettono a rischio la tenuta economica e sociale delle comunità, generando l’aumento dei costi dei materiali di costruzione, dei contratti di servizio e del personale delle cooperative che gestiscono le attività esternalizzate. Sulla testa di Comuni e cittadini si annuncia una ‘tempesta perfetta’, confidiamo nell’intervento del governo”.

Da parte sua Walter Tortorella, responsabile del Dipartimento Studi Economia Territoriale della Fondazione IFEL, nella sua relazione sulle prospettive di attuazione del PNRR nei Comuni, ha evidenziato che per il rafforzamento delle amministrazioni degli enti locali “risulta prioritario introdurre processi di rinnovamento della forza lavoro e delle sue competenze“.
Un risultato da ottenere attraverso tre strade: “il supporto al ricambio generazionale attraverso nuovi ingressi qualificati; l’adozione di politiche di empowerment del personale già in servizio e attingendo, ad esempio attraverso il PPP, a capacità progettuali esterne per l’implementazione degli interventi del PNRR. Ma soprattutto occorre accelerare i processi di riforma (semplificazione, giustizia, lavoro, fiscalità, ecc.), sulla carta già messi in campo dal PNRR, ma che devono per lo più trovare attuazione in termini “amministrativi e operativi”, ha concluso

A conclusione Elena Piastra, sindaca di Settimo torinese e vicepresidente di ANCI Piemonte, ha evidenziato: “Sono emerse proposte importanti che porteremo in assemblea nazionale e all’attenzione del governo. Sono contenta che l’assemblea si sia tenuta alla biblioteca, in questo luogo di comunità straordinario. Una scelta simbolica dopo l’emergenza Covid ed è stato per noi un piacere e un onore accogliere gli oltre 200 amministratori piemontesi arrivati a Settimo da ogni parte del Piemonte”.