Sui ramarri di San Lazzaro non tramonta mai il sole fotogallery

Non c’è molto da sottolineare in questa potente vittoria di San Lazzaro, giunto alla settima affermazione nella storia del Palio moderno. Il Palio della rinascita è stato, per il borgo di corso Casale, un semplice riaffermarsi come uno degli attori più importanti degli ultimi anni in piazza Alfieri. I numeri, infatti sono lì a dimostrarlo: Palio nel 2017, borsa nel 2016, coccarda nel 2014, gallo nel 2019. Insomma, una storia recente che non fa che sottolineare come il sodalizio tra San Lazzaro e Giuseppe Zedde “Gingillo”, stia portando ad una sorta di ordinaria normalità quella che per altri potrebbe venire considerata “età dell’oro”.

Ma andiamo con ordine.

Il Palio di Asti 2022 si apre, purtroppo come sempre, con diverse incognite: non solo il tempo capriccioso, che però alla fine  ha regalato alla città una domenica assolata e calda, ma per gli intoppi che spesso coinvolgono i giorni della vigilia. Questioni su cui il sindaco si è già espresso e che sicuramente dovranno trovare una soluzione, si spera definitiva, nei prossimi anni. Ottimi però i numeri del Palio: secondo i dati dell’ufficio stampa Rai, infatti, la diretta nazionale Speciale Palio di Asti, in onda dalle 18 alle 19 su Rai Tre a cura della Testata Giornalistica Regionale, redazione di Torino, ha registrato il 3,6% di share, quasi 400.000 telespettatori sintonizzati. Il Palio resterà ancora visibile come registrazione integrale della diretta sul sito www.raiplay.it.

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

La sfilata del Palio sorprende sempre per lo sua maestosità, e nonostante l’assenza forzata di due anni, il lavoro delle commissioni artistiche è curato come sempre. Molti, a ragione, preferiscono ammirare il corteo nella sua collocazione naturale, ovvero nelle storiche vie del centro: qualcuno ha lamentato che l’entrata in catino, per assistere alla corsa dopo la sfilata, non è stata agevole e non ha permesso di assistere alla prima batteria. Un altro aspetto dei problemi logistico – organizzativi che andranno affrontati in quella che si prevede sarà una riorganizzazione generale del Palio.

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

La prima batteria vede al canapo dallo steccato Castell’Alfero, San Secondo, Nizza, San Damiano, San Pietro, Viatosto e Santa Maria Nuova. Solo una partenza falsa per questa tornata, che vede dominare Federico Arri per i rosa-azzurri, seguito da San Damiano, che conduce un’ottima corsa nel guadagnare una posizione utile per la qualificazione e San Pietro. Prima sorpresa della giornata, l’esclusione dai giochi di San Secondo che veniva dato tra i favoriti per il drappo.

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

Le gioie (o i dolori, dipende dai punti di vista) del Palio arrivano con la seconda batteria quasi cinquanta minuti di mossa e undici partenze false.  Al canapo: Canelli, San Lazzaro, Montechiaro, Torretta, Santa Caterina, Tanaro e Baldichieri. Che fosse una combine difficile, questa, si sapeva già dall’estrazione del giovedì, ma purtroppo i tempi sono stati esageratamente lunghi. Colpa di una mossa maturata da tempo, ma con diversi cavalli che cercavano di trovare un allungo per essere favoriti al canapo. Bircolotti è costretto ad alzare la voce più volte, scende anche in pista per parlare con i fantini, che non aspettavano la chiama del mossiere ma entravano direttamente tra i canapi. Sarò il Capitano del Palio Michele Gandolfo a valutare eventuali sanzioni se ci sono stati cambi di allineamento. Al via la corsa ha uno svolgimento regolare, con Santa Caterina, che prende la testa seguita da San Lazzaro e Montechiaro.

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

Dopo una breve pausa per riassettare la pista (sempre celere il lavoro della commissione tecnica guidata da Andrea Marchisio) entra in pista la terza batteria: Cattedrale, Don Bosco, San Silvestro, San Paolo, San Martino San Rocco, San Marzanotto e Moncalvo. I tempi sono più stretti, e la mossa parte sfavorendo San Silvestro e San Marzanotto. Gli oro blu non la prendono bene: “durante la seconda batteria sono state effettuate ben 11 partenze false, allungando le tempistiche, per permettere ai cosiddetti “big”  di partire bene. Invece la terza batteria dopo due partenze false è stata data buona una mossa palesemente falsa e ci abbiamo rimesso noi. Non deve più capitare che le dirette televisive influenzino la validità della mossa; e anche noi che siamo una piccola realtà dobbiamo avere gli stessi diritti di esprimerci come gli altri borghi, rioni e comuni” scrivono in una nota ufficiale. Da segnalare un’ottima corsa di Andrea Coghe di San Paolo, che recupera diverse posizioni piazzandosi terzo dietro Don Bosco e San Martino San Rocco.

Palio di Asti 2022 foto Vittorio Virga

La finale vede al canapo dallo steccato Santa Caterina, San Lazzaro, San Paolo, San Damiano, San Pietro, Don Bosco, San Martino San Rocco, Santa Maria Nuova e Montechiaro. La partenza è fulminea, con Bircolotti che abbassa il canapo quasi subito: il Palio San Lazzaro, con Aiò de Sedini,  lo vince nella prima decina di metri, partendo in testa e controllando la corsa per i tre giri. L’unico che ha cercato di tenere testa ai ramarri è stata Santa Caterina, con Adrian Topalli e Red Riu, ma  senza successo. San Damiano, invece con l’ottimo Stefano Piras su Zeniossu conquista un insperato, alla vigilia, secondo posto.

Ecco l’ordine d’arrivo del Palio con i premi assegnati:

San Lazzaro (il Palio, opera di Silvio Volpato)
San Damiano (la borsa)
Montechiaro (gli speroni)
Santa Caterina (il gallo vivo)
San Pietro (la coccarda)
San Paolo
Santa Maria Nuova
San Martino San Rocco
Don Bosco (l’inchioda)

Palio di Asti 2022 foto Vittorio VirgaPalio di Asti 2022 foto Vittorio VirgaPalio di Asti 2022 foto Vittorio VirgaPalio di Asti 2022 foto Vittorio VirgaPalio di Asti 2022 foto Vittorio Virga