Rasero neo eletto presidente della Provincia: “A disposizione del territorio, a costo di lavorare 36 ore al giorno”

E’ iniziata come una giornata di lavoro come le altre quella del neo eletto presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero. Un incontro con il Prefetto, una visita a diverse scuole per l’inizio dell’anno scolastico. Insomma, una giornata fitta di impegni ai quali, d’ora in avanti, si aggiungeranno quelli derivanti dall’essere a capo dell’Ente.

Rasero, un commento a caldo su questa elezione?

Per me è un ritorno alla mia prima esperienza amministrativa, nel 2004. Sono contento di poter essere di nuovo a disposizione dell’Ente e del territorio. Territorio che conosco bene, perché l’ho girato in lungo e in largo. Insieme a me ci sono tutti gli altri sindaci, non solo quelli eletti nel nuovo consiglio Credo ci siano tutte le condizioni per lavorare bene nei prossimi mesi. Ci sono amministratori che già ricoprivano questo ruolo prima e saranno fondamentali per garantire la continuità del lavoro svolto fino ad ora. 

Il sindaco capoluogo torna ai vertici dell’Ente dopo l’esperienza di Fabrizio Brignolo. Cosa è cambiato da allora?

Sarò un presidente della Provincia che crede nelle potenzialità del territorio: su questo voglio lavorare al meglio con programmi e iniziative. Non sarà una provincia Asti centrica, anzi,  faremo squadra con tutti i sindaci del territorio. Di problemi da affrontare ce ne sono tantissimi, dall’attuazione del PNRR all’emergenza cinghiali, dalla situazione dei trasporti alla riorganizzazione interna dell’Ente. Affronteremo tutte queste questioni in modo sereno, dando spazio e voce anche agli amministratori di quei territori che fino ad oggi sono stati penalizzati da una scarsa rappresentanza. 

Le politica potrebbe essere quella messa in atto con la fusione l’ATL?

Quello dell’ATL è un esempio positivo. I risultati di questo lavoro sono sotto gli occhi di tutti. In questi giorni ho fermato turisti dal Canada e dal Brasile. Da tutti l’impressione che ho ricevuto che Asti è stata scoperta nel mondo. Prima non si sapeva della sua esistenza, ora sì.

Veniamo alle polemiche. Qualcuno da parte dell’opposizione pensa che la città bisognerà amministrarla anche dopo settembre.

Voglio rispondere nel merito di quello che ha scritto la consigliere Briccarello (in un post sui social commentando il nostro articolo sulle elezioni ndr). Speravo che una componente così giovane del Consiglio comunale potesse portare idee nuove all’interno del dibattito politico, invece la sento esprimersi come un politico di 40 anni fa “non avrà il tempo per amministrare Provincia e città” e amenità simili.  A parte che il suo commento denota profonda mancanza di conoscenza di come funzionino gli enti, deve sapere che se mi sono reso questo impegno e perché ho l’assoluta certezza di non trascurare nessuno dei miei doveri precedenti. Lei sa come organizzo le giornate? Come impegno il mio tempo? Lavorerò per la Provincia con lo stesso impegno con il quale lavoro per la città, a costo di programmarmi giornate da 36 ore, non mangiare e non dormire: il sindaco del capoluogo ha una reperibilità continua, se dovesse succedere qualcosa in pochi minuti posso spostarmi dal municipio al palazzo della provincia e da lì gestire tutto quanto. Ci sono sindaci che per spostarsi e arrivare in sede devono fare lunghi tragitti in auto. Spero che l’opposizione abbia argomenti più convincenti di questi, già sentiti e risentiti.