La minoranza risponde al sindaco neo- presidente. Briccarello: “Cosa dovevamo fare? Applaudire per una cosa già nota?”

Non è rimasta senza strascichi la nostra intervista al neo eletto presidente della Provincia di Asti, che ha risposto alle considerazioni espresse dalla consigliera di minoranza Vittoria Briccarello  in merito all’opportunità del sindaco di svolgere un altro ruolo istituzionale.

“Cosa ne sa il sindaco della mia conoscenza del funzionamento degli Enti? – replica la consigliera in un intervento – io non so come funzionano le sue giornate, e non lo so per un semplice motivo: non mi interessa. A me interessa che il sindaco amministri la città in maniera corretta e mi pare che nelle sue lunghe giornate il sindaco non trovi il tempo per rispondere alle nostre interpellanze.

Uso argomenti vecchi? Lo inviterei allora a confrontarsi, su ambiente, sostenibilità e diritti civili. Vorrei però solo ricordargli quante critiche al tempo furono mosse a Fabrizio Brignolo dall’attuale parte politica che ora lo sostiene. In una elezione in cui c’era un solo candidato alla presidenza, penso sia normale che l’opposizione il giorno seguente si esprima nel merito: cosa dovevamo fare? Applaudire per una cosa già nota? Auguro a lui e al nuovo Consiglio buon lavoro per i prossimi anni, consapevole che si tratta di un lavoro difficile e non capisco perché una persona debba lavorare 36 ore, non mangiare e non dormire quando ci si poteva accordare e si potevano trovare altre strade. Mi sarebbe piaciuto vedere a  presiedere l’Ente chi non era già oberato di impegni come il primo cittadino fa trasparire nell’intervista. Noi faremo il nostro lavoro come sempre, a partire da domani quando avremo un incontro sul progetto “vita indipendente” dove auspichiamo di collaborare con la maggioranza”. 

Un commento sulle elezioni di ieri è arrivato anche da Mario Malandrone, anch’esso neo eletto consigliere provinciale: “Ieri, alle elezioni provinciali, per la prima volta, dopo anni, non c’è stata una sola lista a partecipare – si legge in un intervento – inutile dire che non è quello che avrei voluto per la Provincia e per le elezioni, ma sappiamo bene come è nata quella sciagurata riforma che toglie la possibilità al popolo di votare: inutile dire, che fa tristezza. Ci abbiamo provato a portare un’alternativa, ma anni di assenza politica con una lista sul territorio politicamente si pagano e  non avevamo i numeri per gareggiare con un Presidente che rappresentasse un’alternativa. Per un voto pesante e due medi abbiamo perso il terzo consigliere della lista.

Io sono uno dei due consiglieri eletti dalla lista di centrosinistra e ammetto che non sarà certo un impegno semplice lavorare sul territorio per conseguire un risultato migliore. Son sicuro che avrò al mio fianco alcuni amministratori di alcuni comuni e alcuni gruppi consigliari con cui lavoro da tempo. La speranza, anche se molto remota, è che la Provincia un giorno torni a essere un ente i cui rappresentanti siano eletti dal popolo”.