Giovedì 29 settembre apre la mostra “Architettura del simbolo” alla chiesa di San Martino di Asti

Giovedì 29 settembre alle ore 17,  nella Chiesa di San Martino ad Asti, sarà inaugurata la mostra “ARCHITETTURA DEL SIMBOLO – Lo spazio, la materia, l’immagine”, promossa dall’Associazione Culturale San Martino Asti ODV, in collaborazione con la Parrocchia di San Martino e l’Associazione Culturale Tavola di Migliandolo ETS
La mostra apre il progetto “Interni del Sacro”, una rassegna, con cadenza annuale che vede lo spazio barocco della chiesa di San Martino in dialogo con i linguaggi dell’arte contemporanea.

Con l’apertura al pubblico si vuole porre l’accento sul valore del simbolico e del suo aperto dialogo con le coscienze creative di questi primi decenni del Duemila. Curata dal professor Massimo Bignardi, già docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena, l’esposizione, propone le opere di Pippo Altomare, Salvatore Dominelli, Sergio Nannicola e Marco Pellizzola.

Si tratta di un gruppo di artisti italiani, della stessa generazione apparsa sulla scena espositiva nazionale negli anni Ottanta: due, Nannicola e Pellizzola maggiormente attenti al rapporto tra il luogo e la dimensione plastica dell’intervento/installazione; mentre Altomare e Dominelli pongono una attenta trazione in chiave pittorica dei tratti distintivi del ricco patrimonio pittorico e decorativo della chiesa, eccellenza del barocco in Piemonte.

“La mostra Architettura del simbolo che viene realizzata nella chiesa di San Martino – rileva il parroco e presidente dell’Associazione Gruppo Culturale San Martino Asti, padre Luigi Testa – grazie alla partecipazione degli artisti e docenti Pippo Altomare, Salvatore Dominelli, Sergio Nannicola, Marco Pellizzola, ci mette a contatto con lo spazio di un ambiente, esalta la materia e ci narra visivamente di colori, sensazioni ed emozioni che gli autori trasmettono al visitatore attraverso le loro opere. Il percorso offre un itinerario di riflessione spirituale che si snoda dal Coro dell’edifico sacro, alla Sacrestia e continua nello spazio museale come invito per entrare in una dimensione trascendente e per elevare lo spirito.
L’ambiente di San Martino è stato scelto come alveo di contemplazione del sacro, spazio per l’ariosità di immagine e luogo suggestivo, che unendo antico e contemporaneo ci può parlare di rinascita, di vita attraverso il gioco delle forme”.

“I luoghi scelti per le istallazioni plastiche e pittoriche – precisa Bignardi – sono elementi caratterizzanti uno spazio architettonico tardo barocco, qual è la chiesa di San Martino ad Asti: l’altare centrale, il coro, la sacrestia. Luoghi e non spazi in quanto essi interpretano non la dimensione della misura newtoniana, quanto ambiti diversi della ritualità centrale di una chiesa: la Santa Messa. Intervenire in questi luoghi ben distinti per funzione; il coro (la voce che risponde all’incipit della preghiera, che accompagna la voce/canto dell’officiante); la sacrestia, luogo della vestizione, ma anche ove l’officiante si prepara al rito; l’altare maggiore punto/fuoco dell’intera prospettiva, sia delle linee architettoniche, sia dei volumi sia degli sguardi dei fedeli”.

La mostra chiuderà il 31 ottobre.

Orari di visita: venerdì 10:00/12:00; sabato 10:00/12:00 e 15:00/18:00; domenica 15:00/17:00.
Per info: parr.s.martino@gmail.com – info@tavoladimigliandolo.it

Telefono 0141 593477 – 3388282167

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