Andrea Giroldo: “Lascio un Ente più forte di quello che abbiamo trovato, ho lavorato con una squadra fantastica”

Domani, alle 14, nel Palazzo della Provincia si insedierà il nuovo Consiglio, guidato dal neo presidente Maurizio Rasero. Abbiamo chiesto ad uno dei consiglieri uscenti da questa tornata, il vicesindaco di Moncalvo Andrea Giroldo, il suo punto di vista sul futuro dell’Ente.

Andrea Giroldo, un commento su queste elezioni provinciali.

Dal punto di vista di quello che è stato il risultato per il nostro partito, posso dire ottimo. Con le sole nostre forze siamo riusciti ad esprimere due consiglieri provinciali. Un traguardo importante, sottolineato dal fatto che molti amministratori locali hanno aderito al progetto di Fratelli d’Italia.

C’è rammarico per la mancata elezione?

Da parte mia no. D’ora in avanti potrò impegnare il mio tempo completamente all’amministrazione della mia città, Moncalvo. Ho lavorato per 3 anni, un po’ di ricambio non guasta:  io ricopro i ruoli istituzionali per servire la mia terra e il suo sviluppo. Ci sono molte altre opportunità all’orizzonte in questo senso. Sono pronto a coglierle.
D’altro canto, come ho già detto, credo nel lavoro di squadre e sono contento del risultato portato a casa. Se posso trovare una sfumatura nell’esito di queste elezioni provinciali, può essere la mancata rappresentanza del nord est astigiano. Un piccolo rammarico, anche se sono ottimi i rapporti con gli altri amministratori del territorio che sono sicuro sapranno rappresentare al meglio anche i nostri interessi. Voglio però ringraziare tutti i dipendenti della Provincia:  c’è una mega squadra e se lo meritano.

Ringrazio con tutto il cuore tutti, dall’area tecnico manutentiva ai dirigenti e in particolare modo i funzionari che lavorano nell’ambito dell’istruzione. Dimostrano ogni giorno grande competenza, attaccamento all’Ente e proiezione verso il futuro. Voglio dirgli che è stato un onore servire loro fianco. 

Che Ente viene lasciato al nuovo Consiglio?

Io credo che la Provincia che è stata amministrata sotto la presidenza Lanfranco  e che ora sarà presieduta dal sindaco Rasero sia un Ente più forte di quello che abbiamo trovato noi. Sono state fatte diverse assunzioni, nello specifico di cantonieri, per la manutenzione delle strade e abbiamo gestito moltissimi fondi provenienti da progetti nazionali ed europei. Ora bisogna pensare in un ottica di medio e lungo periodo: c’è tantissimo lavoro da fare. Noi abbiamo investito tantissimo nella messa in sicurezza di strade e scuole, così come in soluzioni per risolvere le fragilità del nostro territorio. C’è un problema di carenza di palestre sul territorio, una questione dove la nuova presidenza deve continuare ad investire con decisione.

Tra le emergenze, quella della fauna selvatica, in particolare i cinghiali.

Sì, anche nel nord astigiano la situazione è simile ad altre parti della Provincia. Credo che sotto questo aspetto non ci sia da inventarsi nulla. Noi abbiamo investito con decisione in misure di contenimento della specie. 

Un’ultima domanda: un consiglio espressione di una competizione elettorale è più forte di uno frutto di una lista unica?

Una domanda interessante. Rispondo dicendo che io non ritengo, citando Cicerone, che la “concordia ordinum” sia la soluzione migliore per amministrare un Ente. Anzi, penso che un consiglio provinciale espressione di punti di vista diversi può portare ad affrontare meglio le problematiche che la Provincia si troverà ad affrontare in futuro.