Al via la prima norma tecnica in Italia e in Europa per gli studi di avvocati e commercialisti, ad Asti oltre mille i professionisti interessati

Tra i punti chiave della Norma 11871:2022 - promossa da CASSA FORENSE, UNI E ASLA - certificazione della qualità e del risk management, con benefici che spaziano da punteggi preferenziali in bandi di gara a una possibile riduzione del costo assicurativo

Sono oltre mille i professionisti ad Asti, tra commercialisti e avvocati, che possono da oggi usufruire della nuova Norma tecnica UNI 11871:2022 promossa da Cassa Nazionale Forense, UNI – Ente Italiano di Normazione e ASLA – Associazione italiana degli Studi Legali Associati, per certificare e valorizzare il proprio Studio professionale.

Il nuovo standard, il primo che, a livello nazionale ed europeo, definisce i “Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore” punta a modernizzare e ottimizzare la gestione degli Studi professionali che operano in tutti i settori legali, fiscali, amministrativi e contabili, facilitando l’individuazione delle principali aree di rischio per l’attività professionale e favorendo l’adozione di strumenti utili a contenerle.

Considerato quindi che la Norma si rivolge a tutti i professionisti del settore, sia che essi operino in forma individuale o associata, il bacino di utenza potenziale per quanto riguarda il Piemonte è pari a un totale di 16.528 liberi professionisti, composto da 9.847 avvocati (fonte: Cassa nazionale Forense, I numeri dell’Avvocatura 2021) e dai 6.681 commercialisti attivi a livello regionale (fonte: Fondazione nazionale dei commercialisti, Rapporto sull’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili 2022). E più nel dettaglio, a Torino e provincia sono 9.973 i liberi professionisti interessati (6.118 avvocati + 3.855 commercialisti), a Cuneo e provincia 1.244 (619 avvocati+ 625 commercialisti), ad Alessandria e provincia 1.193 (654 avvocati+ 539 commercialisti), ad Asti e provincia 1.035 (624 avvocati+ 411 commercialisti), a Biella e provincia 538 (261 avvocati+ 277 commercialisti), ad Ivrea e provincia (312 avvocati), a Novara e provincia 1.017 (531 avvocati+ 486 commercialisti), a Verbania e provincia 527 (320 avvocati+ 207 commercialisti), a Vercelli e provincia 689 (408 avvocati+ 281 commercialisti).

In particolare, la Norma promossa da ASLA e pubblicata da UNI individua una serie di criteri validi, sperimentati e aggiornati in grado di offrire un supporto nella fase di avvio degli Studi e promuovere un’organizzazione efficiente, valorizzando le modalità di gestione delle relazioni (sia interne, sia con i clienti e l’insieme degli stakeholder) e dedicando particolare attenzione alla sicurezza e alle policy di sostenibilità declinate nelle tre aree fondamentali della tutela dell’ambiente, della sfera lavorativa e dell’intervento sul sociale.

Sulla base degli standard individuati dalla Norma, è possibile avere accesso alla certificazione di conformità degli Studi che può rappresentare un importante vantaggio competitivo in termini di attestazione di qualità rilasciata da enti competenti, contribuendo all’attribuzione di eventuali punteggi preferenziali per l’assegnazione di incarichi professionali nell’ambito di appalti e bandi di gara, pubblici o privati, oltre a una possibile riduzione dei costi delle coperture assicurative obbligatorie a fronte di un servizio qualitativamente certificato.

La Norma tecnica per gli Studi professionali si inserisce nel solco delle ormai consolidate certificazioni aziendali e degli effetti benefici registrati da queste prassi sullo scenario imprenditoriale a livello locale, nazionale e internazionale.

Secondo le ultime statistiche elaborate dall’Osservatorio Accredia* nel report “Quanto vale la qualità? Accreditamento e certificazioni. Valore economico e benefici sociali” le circa 88.500 aziende certificate in Italia per i sistemi di gestione sviluppano un valore della produzione di 1.405 miliardi di euro, pari a circa il 40% del totale fatturato delle imprese, con evidenti effetti benefici in termini di crescita del volume d’affari dal momento che per le aziende con certificazione accreditata si registra una crescita del fatturato tra il 2% e il 18% nei 2 anni successivi all’adozione.

“La nuova Norma UNI – commenta l’avv. Giovanni Lega, Presidente di ASLA – nasce dalla volontà di condividere e mettere a sistema le buone prassi sperimentate da tante colleghe e colleghi professionisti avvocati e commercialisti per fornire strumenti concreti in grado di supportare la crescita degli Studi, operando con successo e gestendo al meglio i rischi e le opportunità”.