Pedaggi a Cherasco e Govone sull’incompleta Asti-Cuneo, Uncem: “Perchè non sono stati eliminati?”

Già nel 2020 Uncem aveva fatto una domanda senza risposta, rispetto ai pedaggi sulla incompleta ed eterna Asti -Cuneo, la A33.

Erano i giorni del via libera da parte del Cipe, ai lavori dell’Autostrada. Il Comitato Interministeriale di Programmazione Economica aveva infatti dato parere favorevole allo schema di finanziamento per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Ma la domanda di Uncem ancora oggi, tra tempi non certi ed eterne polemiche, è: perché si paga il pedaggio di 0,70 centesimi a Cherasco, dopo aver appena pagato a Marene? E perché si paga prima, dall’altra parte del troncone monco, alla Barriera di Govone?

Uncem si è sempre unita – già con il presidente Lido Riba – alle mobilitazioni da tanti, troppi anni, di Comuni, Enti territoriali, imprese, associazioni per chiedere la conclusione dei lavori della autostrada. È importantissimo. “Il gestore elimini almeno il pedaggio a Cherasco – spiegano Marco Bussone, Presidente nazionale, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte – È assurdo pagare a Marene, al casello della A6, e poi pagare, per salire nelle Langhe, a Cherasco, pochi chilometri dopo. Assurdo. Che non siano aumentate le tariffe nel 2022 è effimero. Quel pedaggio di 0,70 euro per fare dieci chilometri, una galleria, va immediatamente eliminato su un arteria che unisce territori, montagne e pianura, che è metromontana per eccellenza. Ma che va conclusa come il Presidente Cirio e tanti Parlamentari hanno chiesto da tempo”.