Il “Fidato Elia”, servitore di Vittorio Alfieri, raccontato al Rotary da Carla Forno

Carla Forno, direttrice della Fondazione Centro Nazionale Studi Alfieriani e tra i massimi esperti alfieriani a livello internazionale, è stata protagonista martedì 30 agosto di una serata conviviale organizzata dal Rotary Club al Ca’ Vittoria di Tigliole.

La studiosa astigiana ha intrattenuto i numerosi presenti – tra i quali l’assessore al Turismo del Comune di Asti, Riccardo Origlia, e il vicesindaco di Valenza, Luca Rossi – parlando della complessa figura di Francesco Elia, il cameriere di Vittorio Alfieri, nativo di Ferrere, che arrivò al servizio del giovane conte quando Alfieri aveva solo 17 anni e venne da lui bruscamente
licenziato dopo quasi vent’anni di attività al suo fianco.

La professoressa Forno ha evidenziato le molte qualità del “fidato Elia”, come lo definì lo stesso Alfieri, che accompagnò il suo “padrone” nel gran tour per l’Europa raccogliendone le confidenze più intime ed esaudendone le più stravaganti richieste, “come quando, in barca da solo col conte nel mare del Nord – ha ricordato Carla Fornosi mise a suonare il violino per rendergli più suggestiva quell’esperienza già di per sé eccezionale”.
La studiosa ha inoltre ricordato come alcune lettere scritte da Elia alla sorella di Alfieri, Giulia, all’insaputa del conte, miracolosamente giunte sino a noi, aiutino a inquadrare in modo più realistico certi episodi descritti invece con accenti eroici dal grande astigiano nella sua autobiografia.

Restano tuttora misteriose le ragioni per cui Alfieri decise, nel 1785, di mettere alla porta il suo servitore, arrivando a descriverlo come capace di ogni misfatto, salvo la disonestà.
Per la professoressa Forno all’origine di tale drastica decisione c’è forse la scoperta da parte del trageda della corrispondenza segreta tra Elia e Giulia Alfieri, che permise alla sorella di Vittorio di essere costantemente informata di ciò che faceva l’intraprendente fratello.

Al termine molte le domande dei presenti e una proposta lanciata dal presidente del Rotary, Luigi Florio, all’assessore Origlia: “Uniamo le forze per proporre a un bravo regista una fiction sulla vita di Alfieri, spirito ribelle e avventuroso; affascinerebbe soprattutto i giovani – ha affermato Florioe avrebbe una benefica ricaduta su Asti, di cui accrescerebbe l’attrattività turistico – culturale”; piena adesione all’idea da parte dell’assessore.