I casotti contadini dialogano con le opere d’arte: a Vinchio la seconda edizione di “Paesaggio è arte”

Sabato 27 agosto nel pomeriggio a Vinchio si svolgerà la passeggiata “Paesaggio è arte” lungo l’Itinerario letterario di Davide Lajolo “I bricchi del barbera”.

Nelle vigne Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco quale opera d’arte collettiva del lavoro contadino, saranno esposte opere d’arte presso i casotti con un dialogo immaginario tra i vecchi manufatti rurali per il deposito degli attrezzi e l’arte.

La manifestazione è organizzata dall’ l’Associazione Culturale Davide Lajolo in collaborazione con il Comune di Vinchio, Cantina di Vinchio Vaglio Serra, Proloco di Vinchio, Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe- Roero e Monferrato, Associazione Costigliole Cultura.

La passeggiata “Paesaggio è arte” inizia alle ore 16.30 al Bricco di S. Michele (Vinchio, via Noche), dove l’attore Aldo Delaude legge il racconto di Davide Lajolo “Catlina dei sonetti” (I Mè), accompagnato dal jazz di Felice Reggio. Catlina era la poetessa contadina che creava sonetti per i matrimoni e i battesimi in un dialetto vivace e mordace.
Davide Lajolo nel suo libro la descrive così: “Quando si arrivava ai dolci e cominciavano a sentirsi gli scoppi che facevano i tappi delle vecchie bottiglie di barbera e di moscato, tutti chiamavano a gran voce Catlina dei sonetti. E lei non si faceva pregare: s’alzava subito in piedi nella sua alta statura, i capelli tirati con la crocchia sulla nuca, srotolava l suo foglio e leggeva con voce scoppiettante il suo sonetto. I più erano scritti in dialetto con qualche verso in italiano soltanto quando era indispensabile per la rima. Erano ironici, anche se affettuosi, mordaci, con qualche parola persino audace”.

Il produttore Severo Laiolo fa assaggiare la sua pregiata barbera. Sul Bricco di S. Michele inizia l’esposizione a cielo aperto accanto ai casotti di sculture espressive di forza e libertà, delicate ceramiche, legni lavorati con vecchie radici, installazioni, dipinti carichi di colore, lungo la passeggiata verso il Bricco di Laudana.

Espongono Matteo Bisaccia, Matteo Delu, Roberto Di Giorgio, Roberto Giovannetti, Viviana Gonella, Manuela Incorvaia, Giulio Lucente, Renato Milano, Piero Oldano, Enza Prunotto, Ruggero Radaele, Giovanni Tamburelli, Sara Varvello. Lo studente Giulio Ghignone ha raccolto le memorie sui casotti e le racconta durante la passeggiata.
A conclusione della passeggiata, intorno alle 18, nella cascina della famiglia Roggero di Bricco Laudana Aldo Delaude interpreta il racconto di Davide Lajolo “Il volo di Galissia” (Come e perché) con le impprovvisazioni jazz di Felice Reggio.

Davide Lajolo delinea così il personaggio: “Galissia dell’astronomia passava sulle spalle del paese con un pavone in spalla. Si era fatto un cappello quadrato colorato di rosso con la polvere di mattone. Sul cappello si innalzavano tre penne del pavone strappate dalla coda in una notte di luna piena. Indossava una giacca dipinta con quadretti neri col succo dei fiori di sambuco. Non portava scarpe, ma stracci intrecciati fino a metà gamba come calzari. Galissia sapeva fare la fisica contro la tempesta. Si era costruito un cannocchiale e parlava per bocca della luna”

La Cantina di Vinchio Vaglio Serra offre la degustazione del vino d’eccellenza “Bricco Laudana Nizza docg”. La passeggiata è gratuita e si svolge in parte su strada asfaltata e in parte su strada sterrata. I visitatori sono tenuti a rispettare le norme in vigore in materia di sicurezza e prescrizioni sanitarie.

Alle 20 in piazza S. Marco la Pro loco di Vinchio prepara la Cena di fine estate con intrattenimento musicale. E’ gradita la prenotazione tel. 3471152747 (Nadia).

Il progetto è di Laurana Lajolo, la consulenza artistica di Claudio Cerrato, l’organizzazione e la grafica di Ilaria Roggero. “Paesaggio è arte è” il terzo appuntamento della XIV edizione del festival del paesaggio agrario dopo i precedenti avvenuti sempre a Vinchio: il 28 maggio “Laboratorio di fotografia emotiva”, 2 luglio la passeggiata notturna “Con la luna e le lucciole nei boschi dei Saraceni” lungo l’Itinerario letterario di Davide Lajolo “Il mare verde”.