Elezioni, i primi papabili per i seggi di Camera e Senato

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In attesa che si definisca il quadro delle coalizioni in vista delle elezioni del 25 settembre, anche sul territorio astigiano incominciano ad affacciarsi le prime ipotesi sulle candidature nei collegi di Camera e Senato.

Un lavoro di “fino” che verrà fatto nei prossimi giorni nelle stanze delle segreterie del partito, e che sicuramente lascerà più di uno scontento, visto che con la riforma sul numero dei parlamentari non è affatto sicuro che il nostro territorio possa esprimere un parlamentare.

Il pezzo più pregiato della scacchiera a cui ambire è quello del collegio uninominale alla Camera, che vede la provincia di Asti insieme a Langhe e Roero. Qui si concentrano maggiormente le speranze di poter eleggere un rappresentate del territorio.

La coalizione data ampiamente per favorita, quella di centrodestra, sta già ragionando sulle ipotesi di candidature nei collegi. In Piemonte (come nel resto d’Italia) d’altra parte, Fratelli d’Italia farebbe la parte del leone, chiedendo una buona fetta dei seggi in palio nelle circoscrizioni. In pole position per questa partita c’è senza dubbio Marcello Coppo, che non ha nascosto la propria disponibilità ad essere della partita. Altri nomi spendibili in questo momento sono quelli di Andrea Giaccone e Marco Gabusi, rispettivamente per Lega e Forza Italia, che potrebbero concorrere al proporzionale.

I cinque stelle, invece, molto probabilmente correranno da soli: dopo il diktat di Beppe Grillo sul secondo mandato, si prevedono molti volti nuovi in lista. Dai quadri astigiani potrebbe emergere Giorgio Spata, ex consigliere comunale che si è molto speso per il territorio e lo stesso Massimo Cerruti, in ottimi rapporti con Giuseppe Conte. In questo caso, non è detto che i pentastellati facciano prima un passaggio con le votazioni online.

Anche Paolo Romano, ex Cinque Stelle e ora in Europa Verde, potrebbe essere ricandidarsi per il partito di Angelo Bonelli.

Azione, ago della bilancia della coalizione di centrosinistra, sta navigando in acque poco calme dopo il commissariamento della segreteria provinciale affidato a Luigi Florio. Sulle candidature molto dipenderà da quale sarà la collocazione del partito, se in un polo centrista o a fianco del Pd. Nel primo caso si dovranno fare diversi nomi: per l’astigiano i papabili potrebbero essere Dario Rossino e Francesca Bassa. 

La direzione regionale del Partito Democratico, dal canto suo, ha raccolto le indicazioni pervenute dalle federazioni locali in merito ad una rosa di nomi spendibili alle prossime elezioni, “senza indicare formalmente posizionamenti in lista o nei collegi” dal momento che il tema delle alleanze e il perimetro della coalizione (che determinerà i posti nei collegi) è tema ancora complesso. Per Asti, i nomi fatti sono quelli di Maria Ferlisi, Andrea Ghignone, Ornella Lovisolo e Luciano Sutera Sardo.

 

Anche in questo caso, tutto dipenderà dal quadro politico a livello nazionale.


fonte foto www.it/depositphoto.com

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