Confermato un caso di West Nile virus in provincia di Asti. Già operative le procedure per la sicurezza trasfusionale

Il Centro Nazionale Sangue, organo di coordinamento sulle attività trasfusionali che fa capo all’Istituto Superiore della Sanità, ha confermato oggi un caso umano di infezione da West Nile virus (WNV) nella provincia di Asti.

L’infezione è stata segnalata sulla piattaforma per la “Sorveglianza delle arbovirosi” dell’Istituto Superiore di Sanità: immediatamente sono scattate le procedure di sicurezza previste dal decreto ministeriale relative alle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità
e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.

Contattata al riguardo, da parte sua l’Asl di Asti ci ha comunicato che il virus non è stato riscontrato in accertamenti condotti nelle strutture dell’azienda sanitaria, né che al momento risultano ricoverate persone con questa patologia.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, nel caso di riscontro di un caso di WNV sul territorio, i centri trasfusionali devono utilizzare il test WNV NAT per la ricerca del virus su tutti gli emocomponenti e gli emoderivati come alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che abbiano trascorso almeno una notte nell’area interessata (che in pratica consisterebbe nel fermare le donazioni di sangue).

Il test viene effettuato, come ci conferma l’Asl su tutti i componenti dal 19 luglio scorso, quindi ben prima del riscontro del caso di infezione odierno.

Ricordiamo che la donazione è sicura, è che è importante donare soprattutto nel mese di agosto, dove più alta è la necessità di sangue.