Coldiretti Piemonte-DL Aiuti bis: bene risorse per credito d’imposta su gasolio agricolo

Con 200 milioni di euro nel fondo di solidarietà nazionale arrivano le prime risorse per aiutare le aziende agricole contro gli effetti della siccità in Italia mentre per il caro carburanti è importante l’estensione del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio per i trattori e degli altri macchinari per garantire le produzione agroalimentare nazionale, in un momento difficile per l’agricoltura nazionale stretta fra i danni dei cambiamenti climatici e gli effetti della guerra in Ucraina su materie prime ed energia. E’ quanto annuncia la Coldiretti in riferimento alle decisioni adottate nell’ultimo consiglio dei Ministri con l’approvazione delle misure del Decreto Legge Aiuti Bis.

Sono state accolte dal Governo le richieste che Coldiretti aveva portato avanti a sostegno delle imprese agricole nel corso dell’ultima Assemblea nazionale il 28 luglio scorso – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederaleè di grande rilievo la previsione di un ulteriore credito di imposta per il terzo trimestre 2022 per gli acquisti di carburante effettuati dalle imprese agricole. Altrettanto importante è l’aumento pari a 200 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per indennizzare le imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di marzo 2022 e che non beneficiavano, al verificarsi dell’evento dannoso, della relativa copertura assicurativa. In Piemonte, visto il protrarsi della crisi idrica, stanno crescendo a dismisura i danni per la siccità, saliti ad oltre 1 miliardo e mezzo, poiché, trasversalmente, tocca tutti i comparti causando una diminuzione dei raccolti fino al 50% del mais, fino al 30% del grano, dal 30 al 100% del riso e dei foraggi per il bestiame. Provoca, inoltre, un calo del 20-30% della produzione di latte, tipico durante l’estate ma non di questa entità. Le imprese agricole stanno affrontando un drammatico aumento dei costi, con punte del +250% fra prodotti per l’alimentazione degli animali, fertilizzanti ed energia. Occorre, quindi, lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.