Chiusura dell’asilo Regina Margherita di Asti, i sindacati: “Decisione intempestiva, irrispettosa dei dettami contrattuali”

Sulla recente notizia della chiusura dell’asilo Regina Margherita di Asti si sono espresse le Organizzazioni Sindacali FLC-CGIL e CISL Scuola Regionali e la FISM regionale con un comunicato stampa congiunto che riportiamo di seguito.


Le Organizzazioni Sindacali FLC-CGIL e CISL Scuola Regionali e la FISM regionale, riunite in Commissione Paritetica, apprendono con sconcerto quanto comunicato agli organi di stampa, da parte del Presidente della scuola dell’infanzia Regina Margherita di Asti, in merito alla non riapertura della scuola nel mese di settembre, per una “Battuta di arresto”.

Riteniamo che le affermazioni fatte dal Presidente: “battuta di arresto”; “Non riaprire l’asilo a settembre”; “Tavolo Istituzionale che….riporterà il Regina Margherita al suo antico splendore”; siano fuorvianti e non aiutino a fare chiarezza sulla decisione presa. Decisione del tutto intempestiva, irrispettosa dei dettami contrattuali (che prevedono un preavviso non inferiore a 4 mesi) e contraddittoria con gli impegni presi dal Presidente in Commissione Paritetica il 15 luglio scorso.

L’intempestività della comunicazione, ha ricadute gravi sia sotto l’aspetto della occupazione, sia per la comunità ed in particolare per le famiglie che in pieno mese di agosto scoprono che non potranno affidare i loro figli alla scuola alla ripresa delle attività lavorative.

Il rispetto del CCNL della FISM, oltre al rispetto degli gli Accordi sottoscritti lo scorso anno sulla rateizzazione di alcuni TFR (che le ex dipendenti avevano accettato proprio per non compromettere del tutto i conti della scuola), presenta a questo punto un conto salato cui non si precisa come si farà fronte, senza una messa in liquidazione ufficiale.

La contraddizione sta nel fatto che il Presidente, geom. Mogliotti, pur palesando una grave situazione debitoria e un forte calo delle iscrizioni, non ha mai prospettato la chiusura della scuola, ma si era impegnato a costituire un Tavolo Istituzionale per reperire le risorse necessarie per un piano di risanamento e di rilancio. Innegabile che si prospettasse un ridimensionamento con accorpamenti di sezioni e riduzioni del personale dall’impatto minimo (dato che 4 contratti erano in scadenza naturale a fine giugno).

Per quanto la situazione fosse da tempo monitorata e vi fosse la piena consapevolezza di difficoltà di non facile superamento, la notizia giunge quindi del tutto inaspettata, appresa a mezzo stampa dalle OO.SS. e dalla FISM regionale, e del tutto incongruente con la richiesta alle lavoratrici di continuare l’attività estiva fino a fine agosto.

Le OO.SS. esprimono tutta la solidarietà alle lavoratrici (che assistono e sostengono già dal settembre 2020), alle famiglie e alla comunità astigiana e annunciano azioni volte a tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte nella vicenda, rivolgendosi anche alle istituzioni preposte.

La FISM Piemonte Le OO.SS. Regionali