Bitcoin: facciamo il punto sul futuro della crypto

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Il Bitcoin dopo il bottom di giugno si è reso protagonista, sulla scia dei mercati finanziari, di un interessante rally rialzista che ha trascinato le quotazioni del token a ridosso dei 24000 dollari. Da quel momento, complice probabilmente la fiacchezza degli scambi tipica della parte centrale dell’estate, non si è assistito ad ulteriori spunti direzionali; tuttavia la natura estremamente volatile degli asset digitali lascia aperte le porte ad improvvisi movimenti: per questo motivo gli investitori continuano a monitorare costantemente l’evoluzione tecnica dei corsi, alla ricerca di un segnale che lasci intravedere qualche possibilità di proseguimento del recupero. Difatti, nonostante l’Upward trend di Bitcoin delle ultime settimane abbia prodotto performance ragguardevoli, la strada da percorrere, per avvicinarsi ai valori di capitalizzazione di pochi mesi fa, è ancora lunga e ingolosisce in tanti, che si tratti di investitori con approccio buy and hold o trader più votati alla speculazione.

Naturalmente, per cercare di cogliere le opportunità che potrebbero scaturire da un movimento di tale portata, è opportuno legge la guida su come comprare Bitcoin presente sul portale specializzato Criptovaluta.it, in quanto, trattandosi della criptovaluta più importante e capitalizzata in assoluto, sono molteplici i canali operativi attraverso cui è possibile negoziarla.

Bitcoin è ormai entrato a far parte della grande famiglia della finanza istituzionale, pertanto sui mercati regolamentati sono diversi gli strumenti che ne replicano le performance: le modalità di investimento, tra futures quotati al Chicago Mercantile Exchange e prodotti del risparmio gestito, hanno molte varianti, bisogna però tenere sempre in considerazione il capitale richiesto per le operazioni di compravendita e i costi che le stesse generano. Questo è il motivo principale per cui la maggior parte dei risparmiatori preferisce utilizzare i circuiti decentralizzati.

Investire in Bitcoin con i contratti per differenza

Un’opzione molto valida per investire in Bitcoin è rappresentata dai servizi dei broker online: questa tipologia di intermediari finanziari -autorizzati dagli Organi di Vigilanza– permette di trattare gli asset digitali attraverso un meccanismo di replica sintetica del prezzo, implementato da particolari derivati conosciuti con il nome di Contratti per Differenza.

La struttura dei CFD, tra le altre cose, ha il vantaggio di prestarsi all’operatività in short selling e in leva finanziaria, di conseguenza è particolarmente utilizzata da chi predilige le strategie di breve termine che sfruttano le tendenze al ribasso dei prezzi tanto quanto quelle al rialzo. Gli utenti interessati a testare i servizi dei broker online possono farlo gratuitamente, servendosi di una piattaforma demo rilasciata senza produrre alcuna documentazione.

Negoziare Bitcoin con gli exchange di criptovaluta

La modalità più diffusa, per accedere al mercato criptovalutario, è comunque offerta dagli exchange, i borsini decentralizzati su cui si incontrano domanda e offerta di asset digitali. Anche se al momento per l’attività di questi soggetti non è richiesta una licenza, le società di grandi dimensioni hanno un grado di affidabilità comparabile a quello dei broker online, basti pensare che i player più importanti sono quotati anche in borsa.

Chi acquista Bitcoin sui crypto exchange si pone di solito obiettivi rialzisti di medio e lungo termine in quanto l’operatività di tali intermediari non prevede né la leva finanziaria -quindi nessuna spesa generata dal rollover– né la vendita allo scoperto.

Exchange: tool di negoziazione e modalità di versamento

Le piattaforme di negoziazione sono decisamente user friendly e, sono utilizzabili sia nella versione desktop sia mediante App per dispositivi mobili. Il processo di sottoscrizione di un rapporto è molto semplice e l’attivazione dell’account può essere eseguita anche senza effettuare alcun versamento iniziale.

Ad ogni modo il deposito può essere alimentato attraverso un bonifico bancario, attraverso una carta di credito oppure attraverso un e-wallet, pertanto la liquidità di partenza non deve essere necessariamente in valuta fiat. Le opzioni carta di credito e portafogli elettronico restituiscono disponibilità istantanea, è necessario tuttavia prestare molta attenzione ad eventuali costi di ricarica.

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