Asti, quale ricollocazione per il Monumento ai Caduti della Way Assauto?

Nei giorni scorsi lo SPI CGIL di Asti ha avviato una petizione per lo spostamento del Monumento ai caduti per la lotta di Liberazione del 1945, nel circolo ricreativo Way Assauto.

Secondo i sostenitori della raccolta firme il monumento,  simbolo della Resistenza collocato nel cortile interno dell’abbandonata fabbrica della Way Assauto, andrebbe spostato all’interno del Circolo ricreativo della Waya: “la naturale collocazione per ricordare e mantenere via la memoria dei lavoratori e delle lavoratrici che lottano contro il fascismo e la libertà”.

Diversa l’opinione dei sindacati Cisl e Uil per cui la ricollocazione deve avvenire in un luogo aperto al pubblico in modo da permettere a tutti i cittadini, e non solamente ai frequentatori del circolo, di poterlo visitare ed onorare.

“Accogliamo positivamente la proposta di trovare una nuova collocazione per il monumento ai caduti della Resistenza Astigiana, oggi ubicato nel piazzale della Waya Assauto – affermano a questo proposito Salvatore Pafundi e Silvano Uppo – Pur apprezzando la disponibilità del circolo Waya Assauto ad ospitare il cippo riteniamo più opportuno dedicargli uno spazio pubblico. In passato si erano valutate diverse opzioni quale i giardini pubblici che non a caso si chiamano Parco della Resistenza, o il parcheggio pubblico Way Assauto realizzato nell’ex area dello stabilimento ma si possono prendere in considerazione anche altre alternative. Crediamo che per il suo valore storico e celebrativo il cippo debba essere ubicato in un luogo pubblico e visitabile dai cittadini, in modo da tener vivo lo spirito di quegli operai che lo vollero erigere a ricordo dei colleghi e amici che sacrificarono la loro vita durante la Resistenza”.

La questione è dibattuta dal 2017. La proposta di spostamento era già stata avanzata da ANPI, Fim, Fiom e Uilm e sottoposta all’Amministrazione Comunale. Erano anche stati eseguiti dei rilievi tecnici da parte di una ditta specializzata per verificare l’effettiva fattibilità dello spostamento. Il monumento è costituito da un’anima di cemento ricoperta da lastre in travertino; il rischio che si possa frantumare durante lo smontaggio e il trasporto è alto, un’analisi tecnica aveva suggerito un alternativa ovvero di riprodurre le parti in pietra e recuperare gli elementi di pregio in bronzo.

Lo scorso giugno si è tenuta una riunione tra i segretari territoriali di FIM FIOM UILM e il presidente dell’ANPI di Asti durante la quale si era concordato di verificare, con il Comune di Asti, la possibilità di collocare il cippo in piazzale Vittoria, al Parco della Resistenza. “FIM FIOM UILM e ANPI si sono inoltre accordati per elargire un contributo economico per la ricollocazione ma, visto il preventivo, è necessario anche un intervento di altre istituzioni territoriali – ricordano ancora Pafundi e Uppo – Cogliamo l’occasione per chiedere al Comune un incontro alla presenza delle categorie dei metalmeccanici e dell’ANPI per una discussione in merito con la speranza che dal prossimo anno le celebrazione del 25 aprile siano senza restrizioni, in memoria di chi ha lottato e morto per regalarci un futuro di Pace e Libertà”.