Asti Pride: “Il 16 luglio grande successo di partecipazione e contenuti”

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Comunicato conclusivo (con qualche sassolino nella scarpa) da parte dell’associazione Asti Pride in merito alla giornata del 16 luglio.

Il 16 luglio siamo tornati a (r)esistere!U n grande successo di partecipazione e di contenuti. Asti Pride 2022 è stato il frutto di un duro lavoro organizzativo partito nel gennaio scorso. Dieci gli eventi preparatori che hanno coinvolto la città e non solo a partire da aprile sino a luglio. Molti gli ostacoli superati, il principale quello inerente il percorso effettuato”.

L’amministrazione comunale ha tentato in tutti i modi, con motivazioni pretestuose, di impedirlo. La situazione si è sbloccata solo nella prima settimana di luglio grazie alla risolutezza e determinazione dell’Organizzazione che ha ribadito con forza a tutte le autorità coinvolte, come Asti Pride non sia una semplice festa, ma rivendicazione di diritti di uguaglianza ed inclusione, protetta, nella sua espressione, dall’articolo 17 della Costituzione.
(R)esistenzə il claim scelto per il 2022.
Perché è dalla RESISTENZA che la comunità lgbtqi+ deve ripartire per tornare con determinazione a rivendicare inclusione e piena cittadinanza. Occorre ritrovare lo spirito di Stonewall per raggiungere gli obiettivi prefissati sia quelli locali che quelli nazionali tra i quali rete READY, matrimonio ugualitario, legge contro la violenza omolesbotransfobica, riconoscimento figli di coppie same sex.
La nostra comunità è la minoranza che più mostra la propria forza numerica e di presenza, ma è la meno rappresentata dalla classe politica. È necessario quindi cambiare passo! Per tale motivo la nostra associazione continuerà con determinazione a lavorare sul territorio auspicando un’apertura di dialogo da parte dell’amministrazione comunale partendo dai punti di rivendicazione indicati nel documento politico di Asti Pride 2022.
L’orizzonte politico nazionale si presenta come un campo minato. Le elezioni del 25 settembre prossimo potrebbero dare la maggioranza del Parlamento ed il Governo in mano ad una politica conservatrice e reazionaria alleata a livello europeo con gruppi politici avversi all’affermazione dei diritti delle persone lgbtqi+. Occorre quindi tenersi prontə, non dimenticando che il primo Pride fu “rivolta”. Oggi quella rivolta è colorata e pacifica ma rimane combattiva e risoluta, sarebbe un errore sottovalutarci.
Un ringraziamento di cuore a tuttə (associazioni, professionistə, singolə, istituzioni, ecc.) per ogni singolo sforzo e contributo per la realizzazione di Asti Pride 2022. Senza questa grande e gioiosa rete di collaborazione, Asti Pride 2022 non sarebbe stato il successo che è stato”.

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