Andrea Gamba: “La Provincia deve diventare la casa dei comuni”

Ieri vi abbiamo dato conto di come si sta muovendo la corsa per le elezioni con l’intervista a Davide Migliasso. Oggi diamo voce ad un altro protagonista, Andrea Gamba, sindaco di San Martino Alfieri, che riunisce attorno a sé la lista “Insieme per la Provincia“: con lui i consiglieri Elena Accossato, (Valfenera) Marialuisa Ferraro (Vinchio) Mario Malandrone (Asti), Diego Musumeci (Moncalvo); Mauro Oddone (Nizza Monferrato), Claudia Carla Pastrone (Soglio)Claudia Scaglione (Moasca), Pierpaolo Sobrino, (Castello d’Annone) e  Mauro Stroppiana, (Canelli).

Andrea Gamba, pochi sindaci rispetto alla lista concorrente. Come mai?

In realtà, anche se non ci sono sindaci, abbiamo rappresentati del  territorio e dei comuni con pari dignità, proprio come prevede la legge Del Rio. In realtà abbiamo fatto una scelta diversa, cercando di fare una scelta di temi su cui lavorare, rispetto all’ottica del territorio.

Però le liste sono influenzate da una componente di centrodestra e di centrosinistra. Quindi la politica rientra nel ragionamento.

La politica esiste, così come esistono le differenze di visione: sarebbe strano il contrario, soprattutto a pochi giorni da un voto nazionale. Io non ho mai nascosto la mia militanza politica, ma ho sempre messo prima il servizio del territorio. Poi, la legge Delrio, che disciplina le elezioni provinciali come elezioni di secondo livello, ci pone la questione in un’ottica diversa. Non devono entrare all’interno dell’Ente Provincia le dinamiche municipali, con visioni di maggioranza e opposizione all’interno di un consiglio. Bisogna ribaltare questo schema e fare un ragionamento di tipo diverso.

Che sarebbe?

Che la Provincia ha diverse competenze, alcune esclusive mentre altre sono concorrenti a Regione  o altri Enti. Una cosa però la legge Delrio pone chiaramente: quello di mettere in campo piani strategici di area vasta. Questo è l’aspetto sul quale la nostra lista vorrebbe concentrarsi  maggiormente. Far diventare sempre di più la Provincia come la casa dei comuni, dare servizi e organizzare gli uffici sempre di più sotto l’aspetto della competenza. Creare una rete di comuni de territorio, così come è stato fatto in occasione dei fondi del PNRR. Insomma il luogo dove si elabora una strategia del territorio.

Bisogna affrontare però problemi concreti. 

Certo, ma la questione deve essere quella di avere un modus operandi diverso. Faccio un esempio, legato alla viabilità, dove le competenze non sono solamente della Provincia ma anche della direzione regionale della viabilità. Sul tema sono state fatte molte esperienze positive in merito, non ultima quelle del progetto greAT!, elaborato con la finalità di contribuire a costruire una provincia più sostenibile, innovativa e competitiva dal punto di vista della mobilità. La Provincia di Asti ha ideato un master plan con treni ad idrogeno e la realizzazione di comunità energetiche disseminate lungo la tratta caratterizzate dalla produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno verde funzionale sia ai treni e ai mezzi di trasporto pubblico locale. Ecco, questo per rispondere alla questione della viabilità dove i disservizi ci sono e sono importanti. Bisogna, secondo noi, portare questa progettualità e questo tipo di competenze nella gestione dell’Ente.