Addio ad un altro pezzo di storia astigiana: chiude l’asilo Regina Margherita, fondato nel 1891 in onore della sovrana

L’asilo Regina Margherita fondato dall’uomo ancora oggi ricordato come il grande Sindaco di Asti, l’Avv. Giuseppe Bocca nel 1891 con l’aiuto della Famiglia Reale ed in particolare dalla Regina Margherita da cui prende il nome; che ha resistito a due guerre mondiali, deve subire una battuta di arresto.  A comunicarlo è lo stesso presidente del CDA della struttura, Claudio Mogliotti, a comunicare la notizia.

La Scuola dell’Infanzia Regina Margherita di Asti, oggi ente benefico afferente all’omonima Fondazione, venne fondata il 20 novembre del 1891, giorno della nascita della Regina Margherita di Savoia,  e grazie alla volontà dell’avvocato Giuseppe Bocca, che fu il principale ideatore e promotore della struttura insieme alla sovrana. Il 9 giugno 1898 che si tenne l’inaugurazione della scuola dell’Infanzia alla presenza del  Duca Emanuele Filiberto d’Aosta e la Duchessa Maria Letizia d’Aosta. Negli anni a seguire la sovrana visitò più volte l’Asilo.

“Problematiche oggettive di gestione a causa di sempre più scarsi contributi pubblici che i vari CDA hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, due anni di pandemia, la crisi energetica, le difficoltà economiche delle famiglie, l’oggettiva denatalità ed un conseguente drammatico calo delle iscrizioni, costringono a non aprire l’asilo a settembre. Farlo sarebbe causare, consapevolmente, un danno finanziario all’Ente, già in serie difficoltà di gestione – spiega Mogliotti – il Consiglio sta fattivamente collaborando con le Istituzioni cittadine, regionali, con la Cassa di Risparmio di Asti (che fu tra i Fondatori) ed imprenditori illuminati della città perché questa chiusura non sia irreversibile.  Si sta studiando un piano di risanamento economico e rilancio funzionale che possa consentire di non perdere un’istituzione riconoscibile e consolidata ma anche una concreta funzione sociale.  Il CDA resta saldamente legato alla sua funzione e partecipa attivamente al tavolo istituzionale che, confida, riporterà il Regina Margherita al suo antico splendore”.