Lettere al direttore

“Signor Renon, il Pride rappresenta la volontà di essere visibili al mondo senza maschere o camuffamenti”

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Riceviamo e pubblichiamo una replica da parte dell’Associazione Asti Pride alla lettera Andrea Mattana Renon.


Spiace leggere che il Sig. Mattana Renon, di cui non conosciamo storia e biografia, utilizzi le stesse argomentazioni utilizzate da coloro che, una certa classe politica in primis, da sempre cercano di ostacolare le lotte e le battaglie per il riconoscimento di piena inclusione ed uguaglianza per la comunità LGBTQI+ (la “B” rappresenta il mondo bisessuale).

Auspichiamo che il Sig, Mattana Renon approfondisca meglio la storia del movimento LGBTQI+ a partire da quella “prima volta” a Stonewall. Facendolo siamo sicuri che scoprirebbe che ciò che lui etichetta come carnevalate o volgarità, rappresentano invece la volontà di essere visibili al mondo per quello che si è, senza maschere o operazioni di “camuffamento” e “normalizzazione”.

Il pride è uno spazio di libertà per tutt* e gli spazi di libertà vera mal tollerano recinti, confini, giudizi e pregiudizi, che, invece, abbiamo letto in abbondanza nella sua lettera aperta. Auguriamo al sig. Mattana Renon tutto il bene di questo mondo, in particolare, se un giorno vorrà, di poter sposare (magari non con un’unione civile ma con il matrimonio ugualitario), il suo amato compagno.

Se lo potrà fare, sarà soprattutto grazie, a quelle migliaia di persone che ogni anno scendono in piazza in modo “volgare” e “carnevalesco”.

Associazione Asti Pride

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