“Non è una città per giovani”: la minoranza deposita un’interpellanza sulla “linea dura” del Comune contro locali notturni

“Asti città dormitorio, o città in cui solo pochi adepti possono lavorare?” se lo chiede la consigliera comunale Vittoria Briccarello (Uniti si Può) depositando una interpellanza a firma anche di Mauro Bosia, Mario Malandrone e Massimo Cerruti.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, se così si può dire, è stata la vicenda del locale “La Capannina”, il locale che sorge in via Cirio vicino al campo da Rugby, che pochi giorni fa ha lamentato sui social di essere stati diffidati dal Comune nel proseguire le serate con musica al venerdì sera. “È una situazione assurda che non premia chi , come noi , ha fatto investimenti e lavorato nella legalità” si legge nel post del locale.

A quanto pare, quella della Capannina non è una situazione isolata: alti luoghi di aggregazione giovanile, come il Diavolo Rosso, Spazio Sciallo o la Casa del Popolo – A Sinistra Asti hanno subito diverse sanzioni.

“Con quale criterio intendano gestire la vita notturna in città? L’amministrazione vuole una “linea dura” nei confronti della vita
notturna imponendo uno stop alle attività alle 11:30? – si chiedono i firmatari dell’interpellanza – forse l’amministrazione non crede che alcune attività, come la musica dal vivo sia fondamentale per la diffusione culturale e le politiche giovanili di questa città e possano aumentare la capacità ricettiva di Asti”. 

La minoranza chiede quali interventi sono stati fatti,  in particolare per la misurazione dei decibel e su quali basi vengono comminate le sanzioni.

“Come sia possibile che gli uffici dell’urbanistica non fossero a conoscenza delle attività per cui, settimanalmente e da diversi anni, il comune concede una deroga acustica? – si interrogano i consiglieri – noi crediamo sia  necessario costituire un tavolo con gli addetti ai lavori in modo da aprire un dialogo, così che tutti gli operatori abbiano la garanzia di avere gli stessi diritti e le stesse possibilità di lavoro. Queste restrizioni hanno un grave effetto  sui più giovani, i quali col covid hanno risentito notevolmente del cambiamento delle proprie abitudini e routine, privati dei loro spazi educativi e scolastici, così come di quelli ricreativi e sportivi”.

Qui il testo completo dell’interpellanza:

Musica dal vivo