Elena Chiorino: “La Regione sostiene i liberi professionisti, determinati nel ruolo di congiunzione tra pubblico e privato” foto

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Non mi conformo ad una narrazione che racconta un’Italia in declino e incapace di competere, che una certa parte politica tenta di imporre come una fotografia oggettiva per nascondere la propria inadeguatezza a governare questa Nazione”. Questo l’incipit dell’intervento dell’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino al termine della lettura dell’ultimo rapporto sulle libere professioni in Piemonte.

L’assessore, inoltre, è intervenuta alla tavola rotonda: “Il futuro dei giovani nel mercato del lavoro: le libere Professioni” nell’ambito del convegno organizzato ieri pomeriggio da Confprofessioni a Torino: “La mancanza di una visione politica e la crisi d’impresa aggravata dalla pandemia e dalla guerra devono essere la spinta per una ripartenza della nostra Nazione. Le politiche fallimentari sul reddito di cittadinanza e gli annunci spot che hanno dominato il campo devono essere archiviate. Sarebbe bene che questo Governo, anziché annoverare liberalizzazioni e Ius Scholae pensasse a misure di supporto alle imprese e accelerasse la discussione in aula della legge sull’equo compenso per i liberi professionisti di cui la prima firmataria è Giorgia Meloni. Serve una visione a lungo termine per una riforma strutturale di una Nazione che, a livello manifatturiero, è secondo in Europa e settimo a livello mondiale. Come Regione stiamo seguendo una linea chiara e definita di supporto alla dignità del lavoro e alle imprese con misure capaci di sostenere adeguatamente l’occupazione femminile, fornendo maggiore supporto alla famiglia e alla donna che lavora“.

Al termine del suo intervento, l’assessore ha sottolineato l’importanza della formazione e tirocini: “Limitare il tirocinio significa ridurre un’opportunità che rappresenta una “fucina di esperienza” per i nostri ragazzi: i liberi professionisti ritengo siano l’anello di congiunzione nella partnership pubblico/privato e possono diventare dei veri garanti della legalità in ambito lavorativo. Anche il fenomeno del reshoring è un’altra opportunità che va colta, definendo politiche orientate all’attrattività e alla competitività che implicano necessariamente una formazione di qualità: in Piemonte, infatti, abbiamo strutturato le “Academy di filiera” proprio per definire una formazione scritta dalle stesse imprese e che non veda nel formatore il destinatario del soldo pubblico, ma finanziamenti importanti finalizzati all’occupazione di chi frequenta i corsi”.

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