Cerruti: “La crisi non è colpa del Movimento 5 Stelle. Il campo largo (e Astinsieme) è un’esperienza finita”

Non sono mancati, in questi convulsi giorni della crisi di Governo, i commenti da parte degli esponenti politici locali su quanto accaduto ieri nell’aula del Senato. Tra questi, sicuramente gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno preso una posizione netta sulla questione, e non sicuramente a favore del Presidente del Consiglio uscente. Ne parliamo con Massimo Cerruti, consigliere del Movimento 5 Stelle di Asti.

Cerruti, che idea si è fatto della giornata di ieri?

Posso dire una cosa: la crisi non è colpa del Movimento 5 Stelle. Tutti si ricorderanno che siamo entrati nel governo Draghi a fronte di un forte impegno per la transizione ecologica. Davanti a un Dl, che invece conteneva norme su un nuovo termovalorizzatore nella capitale, una tecnologia che noi riteniamo obsoleta e sulla quale siamo nettamente contrari, abbiamo ritenuto non poter dare il nostro voto di fiducia. Ci siamo comportati di conseguenza, poi gli accadimenti successivi sono stati portati a termine da Forza Italia e Lega.

Il termovalorizzatore è per voi una linea rossa. Anche ad Asti? Anche se il progetto incontrasse l’apertura di qualche forza della minoranza?

Assolutamente. Ci comporteremo di conseguenza. I nostri temi sono gli stessi, a livello nazionale che a livello locale.

Parliamo della situazione astigiana. Oggi Enrico Letta ha di fatto escluso un campo largo con il Movimento alle prossime elezioni Ci saranno conseguenze anche sul piano locale?

Sarò franco sulla questione. Sono stato molto critico sulla gestione della campagna elettorale da parte del campo largo alle elezioni comunale, così come su alcuni temi importanti. Stiamo facendo un lavoro insieme alle altre forze di minoranza su alcuni temi che ci accomunano, così come invece  ce ne sono altri su cui abbiamo visioni diverse. Ritengo l’esperienza di Astinsieme conclusa: se potrà continuare in altre forme penso sia troppo presto per dirlo, dal momento che la situazione politica è in continua evoluzione.

Certo che la minoranza si spacca tra draghisti e non….

Io guarderei invece a quello che accade nella maggioranza. Rasero si è messo a fare il supporter di Draghi ma ha due grandi forze della sua coalizione che non la pensano così.

E’ stato molto critico sulla lettera del sindaco al Presidente del Consiglio.

Sì, mi sono dissociato completamente. Rasero ha travalicato completamente il suo ruolo istituzionale, facendo una difesa ad personam di Mario Draghi. Non posso accettare che parli anche a mio nome.

Parliamo delle elezioni provinciali. Lista unica o no?

Come Movimento la nostra pozione è quella che un amministratore non deve accentrare le cariche. Credo che Rasero abbia già il suo bel da fare ad amministrare Asti per pensare a fare il presidente della Provincia. Che poi è un’obiezione che avevamo fatto a suo tempo anche al sindaco Fabrizio Brignolo, oltre ad una sua questione di incompatibilità. Faremo le nostre valutazioni a tempo debito ma noi siamo per una distinzione delle cariche.