Altro incidente mortale in Piemonte causato da un cinghiale. Coldiretti: “Aumentare gli abbattimenti”

Ennesimo grave incidente mortale a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. Un’auto, con a bordo una famiglia, si è scontrata con un cinghiale, sbucato all’improvviso, finendo poi fuori dalla carreggiata e causando la morte della donna a bordo.

“Dopo tutte le segnalazioni, le manifestazioni, le denunce, le lettere inviate e tutte le azioni messe in atto in questi anni, è vergognoso che debbano ancora accadere fatti così gravi come l’incidente di Villanova Mondovì, nel quale ha perso la vita una donna – commentano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederalela presenza incontrollata e sempre maggiore dei cinghiali sul territorio piemontese, è stimata ad oggi intorno a 200 mila capi e, nonostante, lo scoppio, già da ormai 7 mesi, della Peste Suina africana, il numero degli abbattimenti è davvero esiguo: parliamo di 2000 cinghiali circa quando l’obiettivo è quello di arrivare ad almeno a 50 mila”.

La stessa maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, secondo un’indagine Coldiretti.

“A livello nazionale, l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette è rimasta lettera morta, come anche continua il ritardo nell’applicazione delle due modifiche alla legge 157/92 sulla caccia annunciate dal Governo, motivo per cui la nostra Organizzazione ha condiviso e supportato la protesta degli assessori regionali all’Agricoltura al Cinsedo a Roma – fanno notare Moncalvo e Rivarossa – servono dunque interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali, ancor più in questo momento in cui le imprese stanno affrontando le difficoltà legate alla guerra ucraina con le speculazioni, gli sconvolgimenti di mercato, i costi delle materie prime e dell’energia alle stelle. Non si tratta oltretutto, solo di un problema legato al mondo agricolo, come più volte abbiamo ribadito, ma di una situazione ormai insostenibile dal punto di vista sanitario e della sicurezza stradale, come dimostra l’incidente avvenuto in una zona in cui la presenza dei cinghiali era già stata notata proprio in questi giorni”.