Siccità, nell’astigiano oltre 80 milioni di danni per i raccolti secondo Coldiretti Asti

Tra gli 80 e i 100 milioni di euro è la stima dei danni causati dalla siccità nella nostra provincia. E’ quanto afferma Coldiretti Asti nel tracciare il bilancio di un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate e produzioni agricole danneggiate.

Il livello idrometrico del fiume Po è di meno 3,3 metri rispetto allo zero idrometrico, più basso che a Ferragosto di un anno fa, ed il lago Maggiore è in sofferenza con un grado di riempimento del 22,7%. E’ emergenza siccità in Piemonte con la Regione che ha richiesto al Mipaaf il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’agricoltura ed al Governo lo stato di emergenza. Già in diversi Comuni sono state emanate ordinanze per l’uso consapevole dell’acqua e si è disposto il razionamento notturno in varie zone del Piemonte.

“Un panorama rovente che – afferma Marco Reggio presidente Coldiretti Asti – peggiora con l’ondata di calore che porta le temperature oltre i 40 gradi con le falde sempre più basse”.

“In questa situazione di profonda crisi idrica, – sottolinea Diego Furia direttore Coldiretti Asti – oltre a prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti, è necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso dell’acqua disponibile, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale produttivo nazionale”.

“Accanto a misure per garantire immediatamente l’approvvigionamento alimentare della popolazione, appare però evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo” – concludono Reggio e Furia.