Marco Bona: “Nei prossimi anni lavoreremo su una rete di videosorveglianza intercomunale. La Lega è il raccordo tra il livello nazionale e locale”

Essere assessore alla sicurezza di un comune come quello di Asti è sicuramente ritrovarsi nella prima linea verso i cittadini, confrontandosi con i diversi problemi quotidiani che interessano la città. Lo sa bene Marco Bona (Lega), che da diversi anni ricopre questo ruolo e non si è sottratto alle tante domande su quanto fatto durante il suo mandato.

Marco Bona, come sintetizzeresti il tuo lavoro di questi anni?

Quando sono subentrato ad Andrea Giaccone, come assessore alla sicurezza, c’erano già diversi dossier sul tavolo: si era cominciato un progetto di ampliamento della polizia municipale, che io ho portato avanti. Ricordo che siamo l’unica Amministrazione che ha bandito due concorsi per l’ampliamento del personale, assumendo 21 nuovi agenti e dotando il corpo di dieci veicoli.

Abbiamo poi recentemente istituito un’unità cinofila antidroga, in forza alla polizia locale ma a diposizione per tutte le esigenze di sicurezza in città. Questo nucleo è già stato utilizzato in occasione di un’operazione antinarcotici al Movicentro. Il loro ruolo è stato fondamentale perché, grazie a quest’unità, siamo riusciti a scoprire sostanze stupefacenti nascoste in un anfratto.

Sono stati poi fatti diversi passi avanti sul tema delle videosorveglianza: pur avendo competenze limitate in materia di sicurezza, l’Amministrazione vuole fornire questo valido strumento di prevenzione e deterrenza alle varie Forze dell’Ordine che operano sul territorio. Quando ci siamo insediati, non avevamo conoscenza del funzionamento delle telecamere di sicurezza, che spesso erano fuori uso e che non potevamo utilizzare qualora capitassero casi drammatici su cui investigare. Ora, invece, abbiamo un contratto di manutenzione che copre tutti i possibili guasti: possediamo quindi un sistema performante che prevede un sistema di interventi tempestivi per garantire l’operatività di questi strumenti. Inoltre abbiamo ampliato la rete di telecamere in diverse zone sensibili della città, come il parcheggio esterno dell’ospedale Cardinal Massaia, corso Matteotti e il piazzale del tribunale. In questi anni abbiamo installato 70 nuove telecamere. Inoltre, abbiano installato anche i nuovi varchi di lettura targhe, che forniranno alle forze di polizia la segnalazione del possibile transito in città di auto rubate. Abbiamo acquistato un nuovo hardware che permettere di gestire fino a 250 telecamere contemporaneamente, oltre ad un software di intelligenza artificiale che aiuterà, segnalando una serie di comportamenti sospetti, a prevenire azioni potenzialmente pericolose. Ricordo che tutte le immagini son visionate dal comando di Polizia Municipale, ma anche dalle sale operative di Questura e Carabinieri. Un lavoro di sinergia con le altre Istituzioni che in questi anni è stato assolutamente proficuo.

Un problema ancora importante per Asti è quello di Via Guerra.

Dal 2019 facciamo una trentina di posti di controllo all’anno in via Guerra, in questi anni abbiamo controllato più di 400 auto e veicoli. Da quanto ci siamo insediati, il numero dei residenti si è nettamente ridotto, inoltre abbiamo anche fatto un lavoro serio di responsabilizzazione sul pagamento delle utenze. Il nostro lavoro sulla sicurezza si è concentrato sui controlli: un’azione che noi riteniamo importante per rendere evidente la presenza delle Istituzioni, anche nei confronti delle aziende che hanno la propria sede in quella zona e che da qualche anno a questa parte fortunatamente non hanno più i problemi che lamentavano anni fa. La nostra attività non si è mai fermata: ogni settimana abbiamo segnalato svariate notizie di reato su reati ambientali, che hanno coinvolto sia persone fisiche che società che vanno a sversare rifiuti in maniera illegale. Colgo l’occasione per ringraziare gli agenti di polizia municipale per il lavoro che svolgono quotidianamente in questa zona non facile della città. Per risolvere la questione, ci vuole un serio confronto tra Comune, Questura e Prefettura per un vero superamento del campo nomadi: l’ unica vera chiave di volta è un progetto educativo nei confronti del minori del campo. 

Molti fatti di cronaca, nelle ultime settimane, sottolineano poi un altro problema, quello della “malamovida”.

Vero. Quello che abbiamo notato, come Amministrazione, è che questo problema si è nettamente accentuato dopo il lockdown, interessando non solamente più le zone del centro ma diversi locali attrattivi che ormai non riescono più a mantenere l’ordine al loro interno e nelle aree limitrofe, comportando disturbo della quiete pubblica e veri e propri atti di violenza. Su questo bisogna lavorare con la scuola, per evitare comportamenti violenti nelle giovani generazioni che spesso sono protagoniste di questi episodi di cronaca. Come Amministrazione noi lavoriamo sulla prevenzione: con la nostra pattuglia notturna, certi locali che sappiamo possono essere più “sensibili” vengono controllati e presidiati. Il nostro servizio H24 ci permette così di arginare questi fenomeni, essendo più assidua la nostra presenza, perché spesso le altre forze dell’ordine sono impegnate in altri servizi.

Cosa hai in mente di fare per i prossimi cinque anni, se i cittadini ridaranno fiducia a questa Amministrazione?

Innanzitutto dobbiamo dare una continuità amministrativa. I due anni di pandemia hanno rallentato molte azioni amministrative: noi abbiamo già conoscenza di tutti i dossier, quindi non perderemo tempo. E’ importante votare la Lega perché i nostri rappresentanti sono in tutte le Istituzioni. La Lega, in questo momento, è il raccordo tra il livello politico nazionale e quello amministrativo locale. I dossier veramente importanti non li porteranno avanti le liste civiche, ma quei partiti, come il nostro, che hanno rappresentanza a Torino e a Roma.  Nel merito della città, invece, sono diverse le cose da fare. Sul sistema di videosorveglianza, vogliamo allargare la rete alle aree periferiche e frazionali, anche con  l’innovativa funzione di lettura targhe. In alcune province, inoltre, si è arrivati ad un sistema di videosorveglianza sovracomunale che coinvolge capoluogo e diversi comuni limitrofi: questo per dare un apporto veramente utile alle forze dell’ordine presenti sul territorio. Questo progetto potrebbe essere un punto di svolta per il nostro territorio. Vogliamo poi utilizzare maggiormente l’unità cinofila, per contrastare i fenomeni di piccolo degrado e quelle situazioni di insicurezza percepita. Fino ad ora ci siamo concentrati nel ridurre l’insicurezza a livello statistico, ora dobbiamo pensare anche alla sicurezza percepita dai cittadini. Questo si potrà fare con controlli mirati, videosorveglianza e una maggiore attenzione verso l’illuminazione pubblica. Con il passaggio all’illuminazione a led, infatti, molte zone di Asti sono diventate più scure. Dobbiamo provvedere con nuovi punti luci. Altro punto importante è il decoro urbano, con un nuovo piano di assunzioni che non è stato possibile fare per problemi interni all’azienda, ora risolti. 

Altra delega importante è quella sulla Protezione civile.

In questo ambito abbiamo fatto un enorme lavoro aggiornando il piano rischi del Comune sul settore idrico, che sappiamo essere la criticità maggiore per buona parte della città. Quando ci siamo insediati, non c’erano aggiornamenti ai piani di emergenza e quindi abbiamo voluto subito metterci mano: abbiamo lavorato anche sul rischio di trasporto di sostanze tossiche. Nel 2019 abbiamo fatto la prima esercitazione operativa che ha coinvolto sia la protezione civile che il corpo di polizia locale. Sicuramente ripeteremo questa  questa operazione coinvolgendo anche le scuole, che sono già tenute ad aggiornare periodicamente i propri piani di evacuazione. Ricordo poi che sul nostro sito sono pubblici tutti i piani di rischi, con una sintesi di quei comportamenti che le persone devono mettere in atto in caso di emergenza. Il sistema di alert telefonico e via sms, partito recentemente, è fondamentale per comunicare in situazioni di emergenza, anche in zone localizzate. E’ stato uno degli obiettivi che volevamo raggiungere in questa amministrazione e sono contento che ora sia uno strumento a disposizione per la sicurezza della cittadinanza.

Ultima domanda politica. Come giudichi l’azione di governo della Lega, considerando anche i risvolti per il territorio?

La nostra presenza all’interno del Governo ci ha permesso che venissero scongiurate alcune politiche contro le tasche dei cittadini, come, per esempio, un aumento delle tasse sugli immobili con la nuova riforma del catasto che invece, grazie a noi, avrà solo un valore statistico. Fondamentale la nostra presenza anche su tutti gli altri tavoli, che possono avere dei risvolti anche a livello locale. Ovviamente questa è una situazione particolare, ma non si poteva lasciare un doppione del governo Conte II con Draghi Presidente del Consiglio e tutta la partita del PNRR da gestire. Abbiamo fatto un ragionamento di unità nazionale che ha permesso a noi, amministratori locali, di avere dei punti di riferimento a livello nazionale. Basti pensare che la scorsa settimana, grazie all’azione della Lega, abbiamo organizzato un incontro con Pierpaolo Guelfo, ideatore del “Magico paese di Natale”, manifestazione che siamo riusciti a portare nella nostra città, e il ministro al Turismo Garavaglia e l’onorevole Andrea Giaccone. Un incontro proficuo che avrà sviluppi concreti ed interessanti per il futuro.