Le Rubriche di ATNews - Il Tri-angolo di Mengozzi

Il Tri-Angolo di Fabio Mengozzi: La glassarmonica, lo strumento di Benjamin Franklin

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Sesto appuntamento del 2022 con la rubrica mensile che arricchisce le proposte per i lettori di Atnews.it.


La glassarmonica, lo strumento di Benjamin Franklin

Vi è mai capitato di rimproverare i vostri bambini perché a tavola giocherellavano con i bicchieri facendoli suonare con le posate? Allora dovete sapere che la pratica di utilizzare i bicchieri per produrre suoni non è affatto recente ed ha anche trovato impiego nella grande musica. Se quello della percussione sembra essere il metodo di produzione sonora più istintivo, ne esiste però anche uno più raffinato: lo sfregamento. Disponendo di un certo numero di bicchieri adeguatamente riempiti con acqua e sfregandone il bordo con un dito inumidito si può infatti creare una gamma di suoni di differenti altezze.

Fu nella seconda metà del XVIII secolo che nacque un vero e proprio strumento musicale, la glassarmonica: il merito fu di Benjamin Franklin che dopo aver sostituito i bicchieri con delle coppe semisferiche le dispose concentricamente su di un asse orizzontale; queste vengono messe in rotazione da apposito pedale. Al neonato strumento dedicarono pagine compositori del calibro di Wolfgang Amadeus Mozart (“Adagio e rondò in do minore per glassarmonica K. 617”) e Ludwig van Beethoven (“Romanza in sol maggiore”). Va anche ricordato che la celebre scena della pazzia nella “Lucia di Lammermoor” di Donizetti prevedeva originariamente l’utilizzo della glassarmonica, che fu inoltre utilizzata da Camille Saint-Saëns nel suo “Carnevale degli animali”, Richard Strauss, Michail Glinka e Carl Orff. Pare che la regina Maria Antonietta si dilettasse nel suonare questo strumento e tuttora si possono incontrare musicisti di strada che propongono esecuzioni alla glassarmonica.

Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare gli esecutori più abili sono in grado di eseguire con i bicchieri anche passi virtuosistici. Lo strumento, per il timbro diamantino e spettrale, sarebbe persino in grado di suggestionare l’ascoltatore tanto che fu dismesso una settantina di anni dopo l’invenzione di Franklin, complice la credenza che potesse determinare la follia in coloro che lo utilizzavano.

Fabio Mengozzi

“Il Tri-angolo di Mengozzi” prende spunto da un intervento sul nostro quotidiano del musicista astigiano di fama internazionale Fabio Mengozzi, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente di musica, in seguito ai fatti di Corinaldo (clicca QUI).

L’obiettivo della rubrica è quello, sempre nel massimo rispetto delle scelte musicali di tutti, di fornire con nozioni semplici un punto di vista alternativo da quello che offrono ogni giorno i media, di educare ed indirizzare i giovani alla musica profonda, spirituale, in modo da ampliare le possibilità di scelta nell’ascolto della musica.

 

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