Il Nord Astigiano avrà un’ambulanza con infermiere h24: una decisione che soddisfa solo a metà

Da ottobre-novembre il Nord Astigiano avrà un potenziamento del servizio di emergenza 118: una MSAB (ambulanza di soccorso avanzato di base, cosiddetta “india”, con infermiere a bordo) sarà attiva nella fascia oraria notturna dalle 20 alle 8.

A dirlo, prendendosi l’impegno di fronte ad una platea di primi cittadini dei comuni a nord della provincia, è stato l’assessore regionale Marco Gabusi in occasione dell’incontro di ieri, martedì 7 giugno, in Provincia, dal titolo “Emergenza 118: quale futuro per il sistema di soccorso sanitario qualificato ad Asti e nel nord Astigiano?”, organizzato da Giovanni Sandiano e Diego Musumeci, consiglieri comunali di minoranza di Moncalvo.

Si tratta di una questione che da oltre 20 anni sta interessando le istituzioni locali, ma che ha avuto una spinta particolare a partire dallo scorso ottobre 2021, a seguito della comunicazione da parte della Regione Piemonte dell’estensione del servizio di emergenza h24 nel territorio di Canelli e Santo Stefano Belbo. La notizia alimentò immediamente una catena di reazioni nel mondo politico. Centro della questione la mancata copertura di un uguale servizio nel nord della Provincia.

Nell’orario notturno tra le 20 e le 8 infatti è attiva una sola ambulanza medicalizzata con medico a bordo (cosiddetta Alfa), per un territorio che va dal comune di Cocconato a parte del Casalese: 66 comuni e un’estensione territoriale estremamente ampia.

Al centro di questo territorio c’è Moncalvo, dove il mezzo di soccorso avanzato è attivo 12 ore (dalle 8 alle 20), ma che attende da tempo che venga mantenuto un vecchio impegno da parte della Regione Piemonte: l’estensione del servizio anche in fascia notturna.

E proprio da Moncalvo era partita, lo scorso autunno, una petizione per l’estensione del servizio, lanciata dagli stessi Sandiano e Musimeci che così commentano: “La richiesta di una giusta e corretta distribuzione dei mezzi di soccorso qualificato sul territorio, presidi fondamentali per la tutela della salute, sta molto a cuore agli amministratori come ai cittadini che numerosi hanno sottoscritto la petizione. Abbiamo pertanto pensato di organizzare un incontro chiarificatore sulla situazione attuale e verificare, con le competenti autorità, le possibilità di miglioramento del sistema 118 nel nord Astigiano”.

All’incontro oltre a Marco Gabusi era presente Carmelo Zaccuri, segretario provinciale FIMMG SE (Federazione Italiana Medici Medicina Generale Servizio Emergenza) e medico 118 che ha immediatamente smorzato i toni entusiastici dell’assessore regionale: “Il servizio notturno solo con l’infermiere non è risolutivo. Gli infermieri non possono somministrare farmaci se non sotto indicazioni di un medico. Mancano dei Protocolli di intervento che mettano gli infermieri in grado di agire. Vengono denominati Protocolli India e la Regione Piemonte ne è sprovvista. Utile sarebbe invece che ci sia un medico anche di notte implementando un servizio che di fatto già esiste, perchè l’Alfa a Moncalvo è attiva fino alle 20. I medici formati ci sono e i mezzi anche”.

A fare eco anche Luca Quagliotti, segretario provinciale CGIL che ha snocciolato dati e numeri: nel 2021 Canelli e Nizza insieme hanno effetuato circa 1700 interventi tra MSA (ambulanza di soccorso avanzato con medico) e MSAB (ambulanza di soccorso avanzato di base, cosiddetta “india” con solo infermiere). Moncalvo 549, Asti 2600. “Santo Stefano Belbo 219. Era necessario dare la priorità a Santo Stefano Belbo che dista 5 km da Canelli e lasciare scoperta Moncalvo?” ha posto la domanda Quagliotti.

Tono più accomodante invece dal presidente della Provincia, Paolo Lanfranco che ha apprezzato lo sforzo per garantire il servizio h24 nel Sud della Provincia, evidenziando da un lato la necessità di non trasformare la questione in un guerra tra territori, ma dall’altro  anche quello di avere un servizio omogeneo su tutto il territorio.

Secondo Gabusi con l’india “anche questa parte di territorio ottiene il giusto riconoscimento”. “Manterremo con serietà l’impegno, ma prima di partire con il servizio ci vorranno ancora alcuni mesi, necessari anche per formare infermieri, che potranno essere assunti grazie al recente concorso, attraverso le graduatorie con mobilità interna”.  

All’incontro erano presenti anche i candidati alla carica di sindaco della Città di Asti (assente Maurizio Tomasini – Ancora Italia). Il capoluogo di provincia soffre ogni volta che l’Alfa va nel Nord Astigiano. Di notte, parte infatti da Asti la medicalizzata per raggiungere i comuni  a nord, lasciando di fatto scoperta la città. Da tenere presenti anche le tempistiche di intervento: per legge dovrebbero essere massimo 8 minuti in città e massimo 20 minuti in aree extraurbane, tempi difficili da rispettare quando è necessario raggiungere comuni o frazioni molto lontani da Asti.

Proprio sull’importanza del fattore tempo ha incentrato il suo intervento Paolo Crivelli (Astinsieme – coalizione centrosinistra): ” In caso di problemi cardiaci il tempo massimo per poter dare soccorso prima di avere danni è 10 minuti. Il tempo quindi è prezioso. Non solo. Gli infermieri sono figure professionali eccezionali, ma da soli non bastano. E’ il medico che fa la differenza sostanziale perchè è il medico che fa la diagnosi. L’infermiere anche se altamente qualificato non basta”.

“Non esco da questo incontro rassicurato” ha affermato Marco Demaria (Asti in Azione) a cui non piace nemmeno la “guerra tra poveri tra diversi territori”. “Non mi interessa cosa è stato fatto o no prima. Siamo nel 2022 capiamo di cosa c’è bisogno e cosa dobbiamo fare ora”.

Di diverso parere Chiara Chirio (Italexit) che ha trovato nel tipo di incontro organizzato un “approccio costruttivo”  che può dare risposte e serenità ai cittadini. Anche Salvatore Puglisi (Adesso Asti) si è mostrato più ottimista: “Qualcosa pare si muova. Dopo 25 anni prendiamo quello che c’è. E’ già un miglioramento. Iniziamo da qui per fare nuove richieste”.

Battaglia vinta anche secondo Maurizio Rasero (civico – coalizione centrodestra): “Oggi abbiamo avuto notizie importanti e rassicuranti. Molte cose sono state fatte e questo è il frutto di un lavoro di squada tra territori”.

Margherita Ruffino (Popolo della Famiglia), sconcertata dalle lunghe tempistiche con cui si è arrivati ad una soluzione, ha chiesto in generale nuove ambuanze su tutto il territorio.

incontro emergenza 118
incontro emergenza 118