Il bilancio dell’attività dei Carabinieri di Asti nell’ultimo anno: 35.332 astigiani hanno richiesto l’intervento dell’Arma

Asti: celebrazione del 208° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Nell’ultimo anno 35.332 astigiani, in situazioni di emergenza, hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri

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Il 6 giugno, alle ore 18:00, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti, si celebrerà il 208° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

E’ questa l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta e illustrare i risultati conseguiti dall’Arma astigiana nell’anno appena trascorso anche confrontandoli con l’andamento dei delitti nell’analogo periodo precedente. Per quanto riguarda il numero complessivo dei reati commessi in Provincia di Asti, dai dati raccolti, emerge una certa flessione (- 8,43 %) dei fenomeni criminosi accompagnata da un notevole aumento (+ 62,29 %) dei reati scoperti. Numerosi sono stati controlli effettuati dalle pattuglie sul territorio, per un totale di 66.094 mezzi e attività economiche, con un incremento dello 0,43% del numero delle persone controllate, in tutto 81.260 di cui 21.570 soggetti di interesse operativo. Ciò è stato possibile grazie ad una miglior programmazione dei servizi preventivi adeguandoli sempre più alle esigenze del territorio provinciale, curando, in particolar modo, le aree più esposte al fine di rispondere prontamente ai cittadini.

La cura dell’aggiornamento professionale dei Carabinieri astigiani, sia mediante i periodi di istruzione a cui mensilmente tutto il personale è sottoposto nella sede di servizio, sia mediante la frequenza di corsi presso istituti di formazione dell’Arma ed enti esterni, ha contribuito sicuramente all’incremento dei reati scoperti anche grazie all’utilizzo di nuovi e più aggiornati strumenti investigativi.
Pronta è stata la risposta in occasione del ferimento, a fine luglio 2021, di un trentacinquenne astigiano, colpito agli arti inferiori da diversi proiettili mentre si trovava nei pressi di un chiosco di questa Via Maggiora. Le indagini del Nucleo Investigativo di Asti hanno portato, in breve tempo, ad individuare l’autore della sparatoria, un ventenne astigiano, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare a fine settembre dell’anno scorso.

A luglio 2021, frutto di una complessa indagine è stata l’esecuzione, da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, di sette misure cautelari e una denuncia in stato di libertà nei confronti di un sodalizio criminale di matrice partenopea con base logistica a Beinasco (TO) dedito a truffe. Il gruppo criminale, utilizzando la cosiddetta “tecnica della cassetta di frutta”, avvicinava soggetti anziani di sesso maschile, i quali nella fase di approccio erano indotti in una sorta di stato confusionale e, poi, venivano convinti del fatto che i truffatori fossero persone conosciute in passato (sono il figlio di Antonio il muratore , non ti ricordi di me….ero piccolino…..). I truffatori, guadagnata la fiducia dell’anziano fingendo di regalargli una cassetta di frutta, si approfittavano delle vittime asportandogli tutto il contenuto del portafoglio dileguandosi subito dopo. Notevole è stata l’attività svolta dai militari che sono riusciti a ricostruire ben 53 episodi criminosi, numerosi commessi anche fuori dal territorio provinciale, attribuendone, così, la responsabilità agli arrestati.

Nei mesi di novembre e dicembre scorsi, grande allarme avevano destato gli incendi di una serie di autovetture parcheggiate in un quartiere del capoluogo, in questo caso le indagini svolte dai militari dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Asti, avevano permesso di denunciare ed arrestare, poi, l’autore di questi episodi incendiari. In questo caso, oltre all’età dell’autore dei reati, si trattava di un giovane astigiano, a colpire, è la gratuità dei comportamenti, ovvero l’aver agito senza un valido motivo, quasi per noia.

Molto elaborata è stata l’attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo di Asti che nell’arco temporale intercorrente tra l’aprile 2021 e il febbraio 2022, è riuscito a scoprire un’associazione di soggetti, alcuni dei quali legati a famiglie sinti, finalizzata al riciclaggio in Svizzera di ingenti quantità di preziosi in oro provenienti da furti e truffe commessi in tutto il Nord Italia. L’attività ha permesso di arrestare, in Italia e nella Confederazione Elvetica, 9 persone destinatarie di provvedimenti e sequestrare più di 37 chili di oro di illecita provenienza, 1.000.000 di euro in contanti, 15 pistole e relativo munizionamento. L’indagine, caratterizzata da un’efficace uso degli strumenti di cooperazione internazionale con la con la Polizia Cantonale del Ticino, mediante lo svolgimento di servizi di osservazione congiunta e l’esecuzione di provvedimenti all’estero, ha permesso di iniziare, in questi giorni, a restituire ai legittimi proprietari i primi oggetti preziosi recuperati.

Le complesse attività di indagine sopra richiamate, sono state affiancate dal quotidiano impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Asti ad occuparsi di quei comportamenti di minor gravità che spesso si verificano nella quotidianità di ciascuno e che determinano l’insorgenza di una sensazione di diffusa preoccupazione ed allarme sociale. Ci si riferisce in particolare a quelle azioni delittuose che danneggiano i beni e i servizi pubblici o il decoro urbano, o a quei furti il cui valore del bene rubato è minimo, ma che vanno, comunque, a creare danni collaterali rilevanti per il ripristino del danneggiamento o per il riavvio dell’attività economica. Tali fatti, lungi dall’essere considerati meno rilevanti, sono oggetto di grande attenzione per l’Arma astigiana. Episodi come il furto di miele alle “casette” del mercatino di Natale, o i danneggiamenti al movicentro ad Asti, o i danni all’arredo urbano della via principale di Villanova D’Asti, o ancora i furti di monete contenute nelle “casette di distribuzione dell’acqua” dei Comuni di Bubbio, Cessole, Vesime e Villafranca, sono tutti fatti minimi che però hanno suscitato un diffuso senso di fastidio nella popolazione. Il buon esito delle indagini che hanno permesso di individuare i colpevoli, hanno visto un notevole impegno dei militari dell’Arma indipendentemente dal livello del reato.
Ampia è stata la collaborazione dei Carabinieri astigiani con i Reparti Speciali dell’Arma, collaborazione che ha permesso, ad esempio, di sfruttare le specifiche professionalità dei militari del Nas o del Nucleo Ispettorato del Lavoro nel settore della prevenzione alla diffusione della pandemia da COVID-19, o l’ampia e costante cooperazione tra militari delle Stazioni territoriali e Carabinieri Forestali del Gruppo di Asti anche in considerazioni della vocazione agricola di larghe aree della Provincia. Si richiamano i numerosi controlli congiunti, con il supporto di specifiche unità cinofile anti veleno, effettuati nel canellese allo scopo di contrastare il barbaro fenomeno delle esche avvelenate disperse nelle campagne.

Grande attenzione è stata riservata al così detto ambito della violenza di genere che vede impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti nella prevenzione e repressione delle diverse fattispecie di reati in cui si declina la violenza nei confronti dei soggetti più deboli. In prevalenza, l’Arma è intervenuta nel settore dei maltrattamenti in famiglia e negli atti persecutori, attivandosi fin da subito al presentarsi delle prime manifestazioni di queste condotte anche per evitare ulteriori e più gravi conseguenze. Questi reati si sono manifestati in numero grossomodo costante rispetto all’analogo periodo 2020/2021, comunque viene confermata una consistenza numerica maggiore rispetto agli anni pre-pandemia. Si richiama l’arresto in flagranza portato a termine dai Carabinieri di Canelli a metà gennaio di quest’anno, nei confronti di un uomo che aveva violato il divieto di avvicinamento e comunicazione alla famiglia. In questo caso, citato ad esempio per la piena sinergia tra i Carabinieri e le istituzioni che operano nel settore della violenza di genere, i militari di quella Stazione si erano attivati fin dalle prime avvisaglie di maltrattamenti nei confronti dei componenti del nucleo famigliare, violenze da cui derivava la compromissione dell’integrità e della serenità dello stesso, ottenendo in tempi brevi il citato provvedimento la cui violazione ha comportato l’arresto del padre violento.

Accanto all’attività di prevenzione e repressione dei reati, il Comando Provinciale di Asti ha dedicato grande attenzione a mantenere viva la memoria dei Carabinieri astigiani che, silenziosamente, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune o che, nel loro operato, hanno dimostrato un altissimo senso del dovere e grande altruismo. E’ proprio di questi giorni l’intitolazione della Caserma di Cocconato all’Appuntato Luigi Perotto, Carabiniere astigiano decorato per il suo eroico comportamento nella Prima Guerra Mondiale con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, o la collocazione di una targa commemorativa nel “Giardino dei Giusti” di Nizza Monferrato a ricordo di quattro Carabinieri insigniti dell’onoreficenza “Giusto tra le Nazioni. Con lo stesso intento di coltivare la memoria di figure esemplari di Carabinieri, all’inizio di novembre 2021, presso l’Archivio di Stato di Asti, è stata organizzata la mostra dedicata al Generale dei Carabinieri Cosma Manera in occasione del 100° anniversario dell’epica missione del Generale astigiano, padre degli irredenti.

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