Allarme acqua, situazione in fase di verifica anche ad Asti. A giorni potrebbe arrivare un decreto nazionale sulla siccità

Anche ad Asti si sta valutando la situazione e verificando se esistono le condizioni per misure tese ad un risparmio dell’acqua. Nel frattempo, però, pare che il grido di allarme delle Regioni, tra cui il Piemonte, non sia rimasto inascoltato e dal Governo nei prossimi giorni dovrebbe arrivare un decreto che conterrà misure urgenti per salvaguardare il risparmio idrico: tra queste, potrebbe esserci il razionamento dell’acqua nelle ore notturne.

La situazione è purtroppo molto seria. La Regione Piemonte, come affermato oggi dal presidente Alberto Cirio, ha chiesto aiuto alla Valle d’Aosta per non sospendere l’irrigazione dei campi. Uno stop, infatti porterebbe conseguenze catastrofiche per l’agricoltura.

“Al momento abbiamo stimato una riduzione del 30% delle foraggere con un danno conseguente per le aziende zootecniche che per nutrire gli animali dovranno approvvigionarsi delle materie prime sul mercato, con prezzi che già adesso sono alle stelle a causa della guerra in Ucraina e della crisi economica globale – ribadiva Coldiretti Asti in una nota dei giorni scorsi – sui cereali a semina autunnale ad oggi abbiamo un calo di produzione del 30%, a causa della mancanza di acqua in fase di produzione delle spighe. Riscontriamo già danni e problemi sul nocciolo con perdita dei frutti in maturazione e morie non ben definite di piante, che stiamo indagando. Per la vite la situazione non cambia, in un territorio vocato alla viticoltura la mancanza di acqua di questi mesi sta creando un grave danno, già riscontrato negli scorsi mesi con il mancato germogliamento per molte piante e confermato in questa fase di allegagione con la produzione di acini sotto la media e molto radi”