Un salto nel 1759 tra Liguria e Piemonte: Angelo Arata a Canelli per presentare “In una luce incerta”

Le pagine di un romanzo hanno il potere di portare il lettore ovunque nel tempo e, come nel caso di “In una luce incerta”, fanno tornare indietro fino ad immergerci in una storia che, nell’anno 1759, si snoda fra le coste liguri, l’Appennino acquese, Torino e le aspre montagne delle Alpi occidentali, nel contesto storico delle contese tra la Repubblica di Genova ed il Regno di Sardegna.

Si tratta del terzo romanzo storico del professor Angelo Arata che sarà presentato a Canelli, domenica 8 maggio, nel Salone della Cassa di Risparmio di Asti. L’incontro è organizzato dall’Associazione Memoria Viva, in collaborazione con il Consiglio della Biblioteca Gigi Monticone di Canelli.

La vicenda si snoda a partire dai crinali boscosi dell’Appennino tra Acqui e la Liguria, ai confini tra la Repubblica di Genova e l’allora giovane regno Sabaudo, dove la grande Storia si intreccia con le vicende di piccoli villaggi contesi da una signoria all’altra. In questa zona intricata topograficamente e storicamente, il misterioso ritrovamento di un
cadavere dà il via a quello che progressivamente si rivelerà un vero e proprio “noir”, che porterà il lettore dalle colline della sonnacchiosa Acqui ai popolati vicoli e palazzi di una Torino capitale del Regno di Sardegna, fino ai tetri ed impervi valloni delle Alpi piemontesi. Personaggi storici, inseriti in un contesto rigorosamente descritto e documentato, prendono vita e, con le loro vicende ed il loro linguaggio ricostruito con maestria, coinvolgono il lettore e lo fanno immergere in un mondo lontano, ma che si fa ben vivo e presente.

Durante la presentazione sarà presente l’autore, laureato in Lettere moderne, esperto ed appassionato medievista, che dialogherà con Claudio Riccabone, per solleticare l’interesse del pubblico e svelare, attraverso il libro, i suoi molteplici interessi che lo hanno portato a pubblicare diverse ricerche di storia locale e regionale. Socio della Società di storia, arte, archeologia per la provincia di Cuneo, autorevole rappresentante della Sezione Statiella dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, Arata si è occupato di reenacting medievale in un gruppo di ricostruzione storica, ha esplorato e riscoperto la rete viaria medievale tra Appennino, Alto Monferrato e Langhe e si è occupato dei percorsi di contrabbando nelle Valli della Bormida.

Il libro è pubblicato da Impressioni Grafiche, nella collana Narrativa. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. All’interno è richiesto l’uso della mascherina.