Sapori e Saperi: la tradizione per un consumo consapevole dei prodotti astigiani e alessandrini

Favorire lo sviluppo di un consumo sempre più consapevole attraverso la conoscenza non solo delle caratteristiche e delle qualità organolettiche degli alimenti, ma anche dei territori da cui provengono, delle culture e delle tradizioni di cui l’Italia è ricchissima.

Questo è l’obiettivo del progetto di Federconsumatori, condiviso dalle associazioni Adiconsum, Adoc e Acp, mirato alla valorizzazione di alcuni prodotti che fanno della tipicità territoriale il valore aggiunto che che si affianca alle bellezze naturali.

L’iniziativa si sviluppa nei territori delle province di Alessandria e Asti, una vasta area che racchiude un patrimonio enogastronomico di tutto rispetto, con eccellenze conosciute a livello internazionale.

Con il titolo ‘Sapori e Saperi’ verrà presentata il 18 maggio ad Asti, nella sede della Camera di Commercio Alessandria – Asti a Palazzo Borello, in piazza Medici 8 (dalle 9.30 alle 12.30) e il 25 maggio ad Alessandria (sempre dalle 9.30 alle 12.30) a Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21.

Proprio allo scopo di fare conoscere e valorizzare le peculiarità dei territori, ad Asti verranno presentati prodotti e protagonisti alessandrini, mentre gli astigiani saranno di scena ad Alessandria. Le storie del territorio saranno commentate, durante una tavola rotonda, dalle voci delle associazioni dei consumatori (Bruno Pasero, Ernesto Pasquale, Vincenzo Bronti e Paolo Graziano), da Gian Paolo Coscia (presidente della Camera di Commercio Alessandria – Asti), Cesare Giordano, agronomo, rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura, Slow Food (condotta di Alessandria-Gavi-Ovada), Silvio Barbero (Università del Gusto di Pollenzo), Giovanni Prezioso
(presidente Federconsumatori Piemonte) che chiuderà la mattinata.

Moderatore sarà il giornalista alessandrino Enrico Sozzetti che ha curato con l’operatore Ivano Panarello le interviste in entrambi i territori. Fra i prodotti della terra alessandrina, segnaliamo gli antichi fagioli rampicanti della Val Borbera, un formaggio le cui origini risalgono al dodicesimo secolo, una vite di cento anni ancora in produzione e i vini di una azienda la cui cantina originale risale al 1600. Non mancheranno anche insaccati artigianali, il grano dell’Appennino, un allevatore che presidia da solo il territorio montano.

A termine è prevista la degustazione di alcuni dei prodotti tipici presentati durante l’incontro che è ovviamente aperto al pubblico e soprattutto a quei consumatori attenti al gusto, alla curiosità di conoscere le espressioni del territorio.