Lettere al direttore

Quaglia: “Caro Sacco, proviamo a dare un’identità all’università?”

Riceviamo e pubblichiamo una replica di Angela Quaglia (Cambiamo) rispetto alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale da Mario Sacco, presidente di Astiss.


Caro Mario Sacco, almeno su una cosa siamo d’accordo: il corso in Scienze vinicole ed enologiche ( Laurea Magistrale di secondo livello interateneo in collaborazione con le Università di Milano, Palermo Foggia e Sassari) che si svolge ad Asti,( come sede formativa dell’Università di Torino), è davvero un’eccellenza.

Occorre ricordare anche che i primi tre anni di studio si svolgono ad Alba e che il biennio successivo viene tenuto ad Asti ma che la titolarità del corso è comunque dell’Università di Torino.

Conosco il prof. Gerbi ( e non gli altri docenti, ahimè) e sono certa che il corso biennale post laurea di primo livello valga davvero l’investimento effettuato.

Anche perchè se i 190 studenti del corso troveranno sul territorio astigiano possibilità occupazionali qualificate, contribuiranno con il loro lavoro ad arricchire la qualità del nostro prodotto principe: il vino, la sua produzione, valorizzazione e commercializzazione.

Ciò che non torna, caro Presidente, è che su 1700 studenti del polo universitario di Asti solo 190 frequentano questo corso: poco più del 10%.

Ho sostenuto, infatti, e sostengo da sempre, che i corsi del Polo universitario astigiano, che non può fregiarsi del titolo di Università autonoma, devono essere unici e qualificanti. Come questo, appunto.

Per ora, però, c’è solo questo.

Vogliamo provare a darci un’identità a cui anche il Polo Universitario possa dare il suo contributo?

Angela Quaglia

Cambiamo