Opere di pane nella terra della Barbera: inaugurata la mostra “Brotraum” a Nizza Monferrato

Pane e vino dialogano nella nuova mostra proposta all’Antica Tenuta Scarpa di Nizza Monferrato: mani, volti, corpi di donne e uomini tutti realizzati con il pane dall’artista Matteo Lucca.

Le originali opere d’arte saranno esposte fino al 12 giugno e sarà possibile visitarle prenotando la degustazione (www.scarpawine.com, 0141721331 ciao@scarpawine.com)

Brotraum, la stanza del pane, è il terzo appuntamento con l’arte proposto dalla cantina nicese dopo le mostre “Calici e Tessuti” e “Convivium”, “un’alleanza tra arte e vino che vuol essere un percorso culturale nell’arte contemporanea” spiega il nuovo amministratore delegato Davide Champion.

L’allestimento, a cura di Matteo Chincarini, con i corpi di pane scolpiti da Lucca vuole far rinascere il concetto delle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie rinascimentali, quegli studioli dove si custodiva l’eccellenza e gli oggetti preziosi da mostrare ai curiosi ospiti. E proprio in comune con quegli oggetti delicati che i corpi di pane esposti ricordano la fragilità di un materiale così semplice ma così importante e indispensabile, da sempre sinonimo di nutrimento per i popoli del mondo.

Un’opera di pane è anche esposta a Palazzo Crova, per concessione del Comune di Nizza Monferrato e dell’assessora alla Cultura Ausilia Quaglia.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Matteo Lucca nasce a Forlì e si forma all’Accademia di Bologna. La sua ricerca appare fin dalle prime opere incentrata sul corpo e sul viso umani, passando per vari materiali come piombo, rame e tessuti e solo in ultimo approdando al pane. Sono corpi aridi, senz’acqua, fragili ed effimeri come il pane. Fragranti come il pane. Corpi forgiati e plasmati dall’elemento fuoco che imprime su di loro il segno della sua forte presenza come a voler ribadire la fragilità dell’uomo di fronte alla natura. Nascono così le opere di Lucca. Dalla terra. Dal fuoco. Dal grano. Le opere di Lucca da subito colpiscono e ci fanno specchiare nella realtà storica della nostra specie. Il pane è il cibo della fratellanza e della condivisione per eccellenza, e allo stesso tempo simbolo inevitabile di ribellione in momenti difficili e rivoluzionari. Pane e arte sono quindi qui accomunati dalla voglia di essere nutrimento per l’altro, l’artista esterna così il desiderio dell’offerta di sé. L’artista ha esposto a Napoli, Berlino, Perugia, Düsseldorf, Bologna e in diverse esposizioni collettive.