Nursind Asti: “Bene la creazione del posto di polizia, ma ora servono risorse per mettere in sicurezza il Ps e l’Ospedale”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Nursind Asti.


Con grande soddisfazione, poche ore fa, abbiamo appresso che l’Asl-At ha approvato la creazione di un punto di Polizia nella zona del Pronto Soccorso del Cardinal Massaia di Asti. “La notizia per noi – afferma Gabriele Montana, segretario territoriale NurSind – è una sorta di vittoria. Da anni, infatti, denunciamo le criticità in tema di sicurezza all’interno dell’ospedale astigiano, in particolar modo quelle legate al reparto di Pronto Soccorso. Ancora prima che i fatti degli ultimi mesi portassero alla ribalta pubblica il problema sicurezza al Massaia, come NurSind avevamo denunciato la situazione, chiedendo la creazione di un punto dedicato alle forze dell’ordine e l’incremento del personale dedicato alla vigilanza”.

Seppur lodevole e da ammirare il lavoro compiuto sino ad ora dall’unica guardia giurata in servizio in ospedale, è facilmente intuibile che un soggetto non è sufficiente per coprire in maniera adeguata un’area così vasta.

“Ringraziamo la Direzione Generale dell’Asl ed il Prefetto per aver colto il nostro grido d’allarme – afferma Montana del sindacato delle professioni infermieristiche – ma visti gli ingenti sforzi economici dell’Azienda, che hanno portato negli ultimi tempi ad investimenti su infrastrutture, posti letto, medicina B e rianimazione, non sarebbe meglio destinare un’ulteriore quota di denaro al tema sicurezza in ospedale? L’utenza e gli astigiani hanno accolto di buon grado il progetto dell’Asl, ma ora chiedono maggiore sicurezza. Proprio per questo – prosegue Montana – chiediamo al Direttore Flavio Boraso, che ha preso a cuore questa problematica, di risolvere il problema legato alla sicurezza in ospedale una volta per tutte investendo ancora. Servono più guardie. La creazione di un punto di Polizia – sottolinea il segretario territoriale di NurSind – può essere un inizio, ma non può essere la soluzione, soprattutto se aperto con orario ridotto dalle 8 alle 14 dal lunedì al sabato. Gli infermieri ed il personale ospedaliero devono poter lavorare con serenità. Il Pronto Soccorso già di per sé è un ambiente ad alto stress per gli operatori, se a questo si aggiungono i timori per la mancanza di sicurezza, allora è facilmente intuibile come sarà difficile fornire un’assistenza adeguata all’utenza”.

Infine ci permettiamo di fare un proposta all’Asl-At. Perché non mettere in funzione la sbarra ed il “gabbiotto” situato all’ingresso delle corsie che portano al reparto di Pronto Soccorso? La presenza di una guardia sul posto 24/24h, infatti, potrebbe filtrare gli accessi di macchine e persone nella zona del reparto di primo intervento. “Prendiamo come esempio il fatto avvenuto poche sere fa. Il soggetto ferito da un colpo d’arma da fuoco – conclude Montana – poteva essere perseguitato dai suoi aggressori e, vista la mancanza di un filtro tra la zona esterna e l’ospedale, il fatto sarebbe potuto proseguire in ospedale mettendo a serio pericolo la vita dei lavoratori e dei pazienti”.

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