Maria Rita Mottola: “Il Monferrato è anche arte: in ogni pietra c’è umanità”

“Il Monferrato spesso non crede in se stesso, ma deve capire che nel suo territorio è custodito tantissimo. Non esiste solo il vino e il cibo, ma c’è anche l’arte, ogni pietra dei nostri edifici contiene una profonda umanità”.

Maria Rita Mottola non cela la sua passione per quella che è diventata da oltre 20 anni la sua terra di adozione.

“Posso dire di essere arrivata qui per caso. Abitavo a Novara. Mio marito, ingegnere urbanista, doveva cercare per un amico una casa in Monferrato. Trovò a Moncalvo una parte di cascina da ristrutturare. Alla fine a viverci ci siamo venuti noi. Il 1 aprile 1999 la comprammo e a luglio 2000 ci trasferimmo. La nostra casa possiede una vista meravigliosa, è stata proprio quella vista a farmi innamorare”.

Se questo è l’incontro con Moncalvo, l’incontro con l’arte è molto anteriore e risale all’infanzia. In questo caso è più appropriato parlare di imprinting dal momento che gli stessi genitori hanno sempre insegnato a Rita e alle sue due sorelle la passione per l’arte. “Fin da piccole ci portavano a visitare i musei. Abbiamo sempre frequentato l’arte. Da mio padre, che per hobby era appassionato di artigianato e dipinti, abbiamo imparato l’importanza di usare le mani per creare. Per tre anni durante le scuole medie ogni sera ho frequentato insieme a lui la scuola d’arte di Roncarolo a Vercelli. Ricordo ancora quello stanzone gelido e tanti ragazzi e adulti  che disegnavano. A turno poi ognuno posava per permettere agli altri di cimentarsi con i ritratti”

L’arte è stata poi accantonata per gli studi e l’attività professionale come avvocato. Negli anni novanta Mottola si dedica anche alla vita amministrativa e politica a Vercelli dove ha ricoperto anche la carica di vicesindaco. Lasciata anche quell’esperienza, è rimasta in lei la voglia di fare e di impegnarsi per la comunità. Dopo aver impostato dei progetti e contattato alcuni amici a marzo 2008 costituisce l’associazione culturale Aleramo Onlus il cui obiettivo è quello di promuovere la cultura come mezzo di sviluppo del territorio a partire soprattutto dai più giovani. Nel suo stesso statuto l’associazione individua il Monferrato come zona di azione. Tra le tante attività degne di lode si può ricordare quella ospitata al Santuario di Crea per diversi anni: una settimana all’insegna dell’arte e della bellezza del territorio dedicata alle scuole, dalla primaria alle superiori, e a cui partecipavano centinaia di studenti.

maria rita mottola

L’incontro con il Museo Civico di Moncalvo risale invece al 2014. “Mio marito ed io entrammo nelle sale del convento delle Orsoline, in via Caccia 5, per visitare una mostra. La prima cosa che chiedemmo all’allora sindaco, Aldo Fara, fu ‘Perché tenete un museo così bello chiuso?'”

Da lì nacque la nostra collaborazione per tenere aperto al pubblico il museo che presenta una collezione prestigiosa, in gran parte donata dall’ambasciatore Franco Montanari, con opere di Guttuso, De Chirico, Chagall, Modigliani, Morandi, Afro e Maccari, sculture africane e preziose raccolte di arte giapponese. Inoltre, si possono ammirare diverse opere di Orsola Caccia. “Noi non siamo il museo, noi lo gestiamo, ma il museo è del territorio – intende evidenziare Mottola –  Questo voglio sia chiaro, come il fatto che il museo non deve essere visto come qualcosa di chiuso, di morto, è il luogo della comunità. Il museo di Moncalvo è civico, significa che appartiene ai cittadini. Le opere sono proprietà della città, è quindi patrimonio di tutti”.

Ci sono idee legate ai musei da sfatare, secondo Mottola: quella che si tratti di luoghi chiusi e di difficile comprensione. “Qui le persone sono sempre accompagnate e guidate. E’ inoltre un luogo aperto a mostre, presentazioni, didattica con incontri con le scuole. Non sono solo i turisti che devono scoprirlo ma gli stessi cittadini che abitano a Moncalvo e nel Monferrato”.

Sono diversi i filoni che Aleramo segue per proporre le proprie mostre: “DonnaDonne” con uno sguardo sul mondo femminile; un filone più tradizionale con pittori che lavorano o hanno lavorato in Piemonte; la sperimentazione e l’arte contemporanea. Per realizzarle si parte spesso da cosa il museo possiede per cercare collegamenti e creare reti di artisti e opere.

“Ogni che allestistiamo, mio marito ed io e spesso con l’aiuto dell’amica prof. Giuliana Romano Bussola, una mostra sono stanchissima, ma l’emozione al taglio del nastro è indescrivibile perché ci hai messo tutto per realizzarla nel migliore dei modi – spiega Mottola – Tutte sono mostre del cuore. E’ difficile dire quale sia la mia preferita. Sicuramente la prima, “Colori del vino”, è quella che ricordo con più affetto e poi quelle che definisco le sfide, le mostre dedicate ad artiste del calibro di Guga Zunino e Lalla Romano”.

Attualmente al Museo è allestita la mostra “Ritorno a Moncalvo” con opere di Remo Cassina che dal moncalvese, nel secolo scorso, ha conquistato i salotti d’arte di Torino, Parigi, Venezia, Albisola e, oggi, a quasi sessant’anni dalla scomparsa (nacque nel 1909 e morì nel 1964) fa ritorno con le opere da lui create nella sua Moncalvo affinché il pubblico locale e i visitatori provenienti da fuori Monferrato possano riappropriarsi del grande valore artistico di questo pittore.

Negli ultimi tempi, dopo la pausa forzata causa Covid, sono ripresi i laboratori e gli incontri con le scuole. Per le superiori vengono organizzati stage e per i giovani corsi per formare accompagnatori museali. Per il futuro Aleramo ha in serbo un progetto per portare l’arte in strada: “A settembre quattro incisori italiani per tre giorni lavoreranno sotto i portici di Moncalvo. Tutti potranno vederli all’opera, parlare con loro e vedere come la materia grezza si trasforma in arte”.

Questo quanto fa Aleramo per lo sviluppo del territorio e per sostenere il museo. Ma cosa può fare Moncalvo? “Amare l’arte e coccolarla, venire a vedere le mostre, portare amici e parenti, in una parola diffondere e condividere” conclude Mottola.

Il Museo Civico di Moncalvo (via Caccia 5) è aperto il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 ed è disponibile ad aperture straordinarie per visite di gruppi. Per informazioni o prenotazioni: 3519493084, info@aleramonlus.it, facebook: museo civico moncalvo.

Le prossime mostre temporanee: Remo Cassina – “Ritorno a Moncalvo” fino al 26 giugno; Stefano Bressani – “Picasso Reloaded” – artista del pianeta delle stoffe dal 1 luglio al 7 agosto; Roberto Gianinetti – “Avatar e metaverso” – incisore e scrittore dal 27 agosto al 30 ottobre.