Giuseppe Conte: “Da Asti può arrivare un segnale forte a livello nazionale, qui la migliore società civile” (videointervista) fotogallery

C’era attesa in città per l’arrivo di Giuseppe Conte, che aveva già promesso nelle scorse settimane di fare tappa da Asti a sostegno della ampia coalizione di Paolo Crivelli.

Il leader del Movimento 5 Stelle non ha mancato la sua promessa, così stasera in piazza Roma ha dato il suo contributo alla campagna elettorale di Astinsieme con un breve comizio in cui ha toccato tutti i principali temi dell’ agenda politica nazionale.

Salario minimo e sostegno alle fasce più deboli

Giuseppe Conte ha toccato alcuni temi cari al movimento come quello del salario minimo. “Le paghe in Italia sono da fame – ha detto Conte – il 12% dei lavoratori italiani si può considerare povero. Imprenditori non trovano persone che lavorino? Date il giusto salario e li troverete” Conte è poi andato sul tema delle pensioni: “Dobbiamo incominciare a pensare a delle pensioni di garanzia per i più giovani, i nostri figli entrano nel mondo del lavoro ad un’età che non gli permette più di ricevere un trattamento pensionistico adeguato. Se noi stiamo male loro se la passano peggio”.

“Il PIL italiano cresce grazie al superbonus”

Non troppo velato l’attacco all’attuale Governo sul tema del superbonus. “Ci dicevano che sarebbe stato impossibile avere soldi a fondo perduto dall’Europa, e invece ci siamo riusciti. Abbiamo lasciato in eredità a questo governo un PIL che cresce del 6%. Ricordo che il 15% di questa crescita è grazie al nostro superbonus. Con le nuove politiche di efficientamento energetico potrete risparmiare in maniera notevole sulle bollette della luce e del gas”.

“Asti segnale importante a livello nazionale”

Ora i soldi del PNRR devono essere spesi bene – ha continuato – per questo quando andrete a votare ricordatevi che la nostra forza politica vuole portare avanti progetti che guardano al 2030. Dobbiamo dire stop al consumo del suolo, basta a nuovi inceneritori. Queste sono tutte cose contenute nel programma di Paolo Crivelli. So dei roghi tossici che continuano nella vostra città, non si può andare avanti con situazioni come queste”.

“Il riarmo una follia”

“Qualcuno voleva che i nostri soldi finissero delle armi – ho concluso parlando della situazione politica internazionale – il MoVimento 5 Stelle ha sempre detto un secco no alla logica della escalation militare. Abbiamo tenuto il punto e siamo stati tacciati di collaborazionismo, dicendo che l’Italia dava il cattivo esempio all’occidente. Io credo sia vero il contrario: è l’Italia che pensa che serva un negoziato ad ogni costo ed ora la pace sembra tornata di moda”.

Ad accompagnare il leader Conte una folta pattuglia di pentastellati. Tra loro l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino quindi l’europarlamentare Tiziana Beghin, la ministra Fabiana  Dadone, i senatori Alberto Airola e Susy Matrisciano, i deputati Luca Carabetta, Davide Crippa e Davide Serritella.

Ecco uno stralcio del suo intervento e la nostra videointervista.