Dai Go-Kart alla Formula 1: come si diventa un pilota di auto sportive

Più informazioni su

Il mondo dei Motorsport è senza ombra di dubbio uno dei più affascinanti. Sono infatti numerosi i giovani che si fanno conquistare, sin da piccoli, da questa passione e dal sogno di gareggiare sulle piste più importanti del mondo, proprio come gli idoli di sempre. Dai Go-Kart alla Formula 1, c’è una competizione che può andare incontro ad ogni desiderio, ma come si diventa piloti di auto sportive? È ciò che scopriremo insieme oggi.

Diventare un pilota di auto sportive: gli aspetti burocratici

Naturalmente per prima cosa è di fondamentale importanza dotarsi di una licenza Aci Sport, ovvero una vera e propria patente abilitante per partecipare alle corse sportive su auto. Bisogna sottolineare che il conseguimento di questa patente speciale è legato alla partecipazione ad una serie di corsi formativi, e al superamento dei relativi esami, oltre al pagamento delle quote e al rispetto di determinati requisiti di salute. Il costo, per la cronaca, si aggira intorno ai 300 euro circa.

Se si vuole guidare una vettura su un circuito di Formula 1, invece, bisogna ottenere dopo la licenza un secondo titolo, noto anche come “super licenza”. Più si compete ad alti livelli, più aumentano le spese, dato che le iscrizioni alle varie gare sono carissime (parliamo di migliaia e migliaia di euro). Cifre non disponibili immediatamente per tutti, ma che possono essere ottenuti sfruttando magari qualche servizio. Chi non vuole rinunciare al proprio sogno, o non vuole limitare il talento dei propri figli, infatti, potrebbe pensare di dare un’occhiata alla sezione prestiti personali di Prestiti.it, così da ottenere la liquidità giusta per proseguire lungo questo cammino. È infatti importante iniziare da giovanissimi, per poter raggiungere determinati livelli, come accaduto con alcune celebrità come Verstappen o Alonso, che a 3 anni già correvano in pista. In conclusione, non mancano le opportunità per concretizzare questo sogno.

Gli altri step da seguire per diventare piloti sportivi

Il primo consiglio è di iniziare coi Go-Kart che, a dispetto della loro fama “giocosa”, in realtà rappresentano un primo campo di prova notevole per chi ambisce a diventare un pilota di successo. Soprattutto se si inizia da piccoli, i Go-Kart di fatto rappresentano una tappa obbligatoria di questo percorso. Dopo i Go-Kart, man mano che si cresce e si prende confidenza, ecco le altre formule come la F4, la F3 o la Indycar, che ha visto il passaggio di tantissimi fenomeni della Formula 1 odierna. Arrivati a questo punto, i piloti si troveranno a maneggiare mezzi velocissimi, che in pista possono raggiungere picchi di 380 chilometri orari.

È bene sottolineare che la Formula 1 deve rappresentare sì un obiettivo, ma non un’ossessione. Tantissimi piloti per ovvie ragioni non arrivano a questo livello, ma le soddisfazioni raggiungibili nelle serie minori sono ugualmente preziose. Di contro, chi riesce ad arrivare in F2 può coltivare concretamente il sogno della Formula 1: questo perché la maggior parte dei piloti che passano per quella serie, poi, ha la possibilità di mettersi alla prova presso una scuderia della massima serie. Ovviamente il successo, soprattutto in campi così competitivi, non è mai scontato. Per prima cosa bisogna possedere talento, ma coltivarlo allenandosi ogni giorno, studiando, aggiornandosi di continuo e mettendosi costantemente alla prova, per superare i propri limiti. In sintesi, serve molta abnegazione e una vita votata alle quattro ruote.

Più informazioni su