Concerto e Regie Sinfonie: gli appuntamenti dell’Istituto di Musica Giuseppe Verdi

Mercoledì 1° giugno nella cornice del Teatro Alfieri si terrà il concerto conclusivo dei saggi dell’Istituto di Musica Giuseppe Verdi, che vedrà protagonisti gli allievi più grandi e i docenti dell’Istituto sotto la direzione di Maurizio Fornero (in foto) e di Fernanda Saravalli: un appuntamento non solo per chi ruota intorno all’Istituto di Via Natta, ma anche per gli appassionati di musica astigiani, che potranno ascoltare una eclettica antologia di brani del grande repertorio classico.

Il concerto si aprirà con Cerf-Volant per coro di voci bianche del compositore francese Christophe Barratier (nell’arrangiamento di Lorenzo Bongiovanni), seguito dal Concerto per due flauti, archi e basso continuo RV 533 di Antonio Vivaldi, una delle opere meritatamente più famose del Prete Rosso, grazie alla sua vivacità e alla sua intensa brillantezza. Dal Barocco veneziano si passerà poi alle raffinate atmosfere del Classicismo viennese, con il Concerto per arpa e archi di Georg Christoph Wagenseil, che vedrà esibirsi in veste solistica la giovanissima Elisabetta Isoardi, e l’elegante Concerto in sol maggiore per violino e orchestra di Franz Joseph Haydn, con Mozart uno dei massimi esponenti della civiltà musicale fiorita nella seconda metà del XVIII secolo, che i frequentatori di Regie Sinfonie hanno potuto conoscere nel bellissimo concerto tenuto dai Musici di Santa Pelagia lo scorso 15 maggio nella Chiesa di San Martino.

Il brano successivo farà fare un balzo in avanti di due secoli, nell’Argentina di Astor Piazzolla, di cui sarà eseguito il fascinoso Libertango. Il programma proseguirà con il Concerto in sol maggiore per violino, archi e basso continuo RV 310 di Vivaldi, lavoro che fa parte dell’Estro armonico op. 3, una delle raccolte a stampa che contribuirono maggiormente a garantire la fama internazionale al grande compositore veneziano, e si chiuderà con il malioso Intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, una pagina pervasa da una intensissima vena melodica, che per la sua straordinaria bellezza è stata inserita nella colonna sonora di parecchi film di grande successo, primo tra tutti “Il padrino”.

Nel corso della serata verrà consegnata la Borsa di studio alla memoria di Alessandro Fantino a quello che sarà stato giudicato l’allievo più meritevole della scuola. Ingresso euro 5.

PROGRAMMA
Christophe Barratier (1963)

Cerf-Volant (arrangiamento: Lorenzo Bongiovanni)

Antonio Vivaldi (1678-1741)

Concerto in do maggiore per due flauti, archi e basso continuo RV 533

Allegro molto – Largo – Allegro
Georg Christoph Wagenseil (1715-1777)
Concerto in sol maggiore per arpa e archi
Allegro – Andante – Vivace
Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Concerto in sol maggiore per violino e orchestra
Allegro moderato – Adagio – Allegro
Astor Piazzolla (1921-1992)

Libertango
Antonio Vivaldi (1678-1741)

Concerto in sol maggiore per violino, archi e basso continuo RV 310

Allegro – Largo – Allegro
Pietro Mascagni (1863-1945)
Intermezzo da Cavalleria rusticana

Sabato 4 giugno alle 21 ci sarà poi un nuovo appuntamento della rassegna Regie Sinfonie, con il pianista Massimiliano Génot che terrà un suggestivo concerto nel Salone degli Specchi di Palazzo Ottolenghi, nel corso del quale farà ascoltare agli appassionati di rarità musicali alcune delle opere più belle di Giuseppe Unia. Dato il totale oblio in cui è caduto Unia subito dopo la sua morte, non è inutile spendere qualche parola sulla sua figura e sul programma del concerto. Nei decenni centrali dell’Ottocento, alla vigilia della nascita del Regno d’Italia, il prestigio di Casa Savoia si andava costruendo anche a ritmo di musica. Come nei più importanti palazzi europei, infatti, anche a Torino era attivo un compositore di corte, piemontese per nascita ma cosmopolita come pochi per formazione e fama. Si tratta di Giuseppe Antonio Unia (1818-1871), musicista che dal 1841 poté fregiarsi del titolo di insegnante di pianoforte e pianista compositore del Re di Sardegna. Caduta da molto tempo nel dimenticatoio, la sua vasta produzione pianistica è stata riscoperta di recente dai pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, che ne hanno realizzato un disco di grande interesse per l’etichetta Tactus.

Oltre alle opere di Unia, il pubblico potrà ascoltare anche il Rondò op. 11 di Johann Nepomuk Hummel, grande virtuoso di pianoforte che fu prima allievo di Beethoven e poi maestro di Unia. Ingresso euro 5.

Per avere ulteriori informazioni in merito, è possibile chiamare il numero 01411706904 o scrivere
una mail all’indirizzo segreteria.asti@musicidisantapelagia.com.