Studenti del Giobert di Asti a lezione con gli esperti dell’ARPA: consigli pratici sulla tutela della salute e dell’ambiente

Le polveri sottili e l’inquinamento elettromagnetico, due temi tanto attuali quanto non sufficientemente conosciuti, sono state al centro, nei giorni scorsi, dell’incontro tra diverse classi dell’Istituto Giobert di Asti con Claudio Varaldi e Cristina Otta, in rappresentanza dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale- ARPA di Asti.

Sono stati tanti i temi trattati che hanno colpito molto gli studenti della classe 4 a afm che hanno fatto un resoconto di quanto emerso nel corso dell’interessante incontro.

“Abbiamo imparato che cosa s’intenda per PM 10, dieci volte più piccolo di un capello, ma tanto dannoso per la salute umana– racconta Santa Koiu – e che cosa fornisca l’IREA (Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera): la stima delle quantità di inquinanti introdotte in atmosfera da sorgenti naturali o da altre attività. Abbiamo visionato i dati della qualità dell’aria di qualche anno fa rispetto a quelli recenti e in che modo e con quali strumenti si sia riusciti a rendere l’atmosfera più respirabile”.

Gli incontri sono stati anche molto efficaci per la trattazione degli argomenti “a misura di ragazzo”, con esempi concreti di ciò che non solo si deve conoscere, ma che da subito si può attuare nella vita quotidiana. Diversi i consigli pratici, come mai ricaricare il cellulare alla presa di corrente vicino alla testiera del letto, ma attivare la modalità aerea e mai tenerlo nella tasca davanti dei pantaloni: meglio in borsetta e, per i ragazzi, se proprio lo si deve portare con sé, nella tasca posteriore destra.
E ancora, evitare le chiamate se c’è poco segnale perché le radiazioni aumentano. I ragazzi hanno riflettuto anche sui concetti di distanza e tempo come variabili fondamentali che permettono di utilizzare la tecnologia con maggiore sicurezza.

“Non saremo in grado di risolvere definitivamente il problema dell’inquinamento, ma possiamo sempre aiutare l’ambiente essendone più consapevoli e compiendo questi piccoli gesti – aggiunge Marta Pingaro – attraverso le nuove tecnologie e l’invenzione di nuovi metodi volti al controllo ambientale, potremo, forse, anche se in un futuro non così prossimo, far vivere le generazioni future in un mondo più pulito e meno inquinato”.