La Regione Piemonte presenta la misura da 1,5 milioni sulla certificazione delle competenze professionali

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L’assessorato al lavoro e formazione professionale della Regione Piemonte crede nella certificazione delle competenze professionali e investe 1.5 milioni di euro. Una misura che permette di “mettere sulla carta” – o meglio su un “Certificato” – le competenze acquisite durante tutta la vita siano essi tra i banchi di scuola, sul luogo di lavoro e nel tempo libero.

L’attestato pubblico – rilasciato dalla Regione al termine del servizio IVC (Identificazione, Valutazione, Competenze) – è uno strumento in più, totalmente gratuito, che permette accedere ad un percorso formativo grazie al riconoscimento di crediti, che permette di ricollocarsi nel mercato del lavoro e dare un nome alle competenze acquisite oltre a prenderne consapevolezza. Per l’assessore al lavoro l’importanza della certificazione delle “competenze”, da aggiungere alle certificazioni scolastiche ed accademiche, rappresentano una “carta in più” da spendere all’interno di un mercato del lavoro, sempre più globalizzato e lontano dai vecchi stereotipi delle professioni tradizionali.

Secondo l’assessore, nei prossimi anni, sarà sempre più importante il “saper fare”, la voglia di sperimentare e di cimentarsi in sfide sempre nuove, per ottenere un successo professionale; il dovere della politica è mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili, tra cui anche questa misura, che permettano di ascoltare e conoscere in profondità le esigenze dei cittadini per fornire le risposte adeguate e creare i presupposti affinché attitudini e idee, anche le più ambiziose e innovative, possano realizzarsi in Piemonte.

La misura regionale
Con questo strumento viene garantito a tutti il diritto al riconoscimento delle competenze personali acquisite nell’arco della propria vita professionale e scolastica. Il servizio ricostruisce le competenze di una persona, certificandole tramite un attestato ufficiale, valido nel mondo del lavoro: l’iter, completamente gratuito, è finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo. Certificare le proprie competenze significa, oggi, poter accedere ad un impiego dimostrando di possederne le conoscenze adeguate, essere ammessi a corsi di specializzazione oltre ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità e del valore delle proprie esperienze

Il riconoscimento internazionale del modello piemontese
Il modello piemontese di certificazione delle competenze, realizzato dall’assessorato al lavoro della Regione, ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello europeo e internazionale: l’ultimo in termini cronologici è stato nel 2019, anno in cui il Piemonte ha ottenuto il primo premio nella categoria Policy, come best practice tra 60 Paesi del mondo concorrenti, nella Terza Edizione della Biennale sulla validazione a Berlino. (https://vplbiennale.org/vpl-prize/).

Il lavoro dell’assessorato regionale si è dimostrato tra i più coerenti con l’approccio dell’Unione Europea e le linee guida identificate (procedure, strumenti, standard, premi, creazione di un circuito di feedback da parte dei professionisti) ha garantito un sistema VPL di successo, in grado di soddisfare le esigenze di tutti i potenziali utenti finali. In Italia il Repertorio Regionale delle competenze risulta essere tra i migliori e più strutturati.

Come si sviluppa il servizio di certificazione
Il servizio IVC si sviluppa in tre fasi:
1. Individuazione: fase in cui gli operatori supportano nella ricognizione delle esperienze lavorative e nella raccolta delle evidenze a sostegno delle esperienze dichiarate. Al termine di questa fase, dalle esperienze, saranno ricostruite le competenze da accertare.
2. Validazione: le evidenze sono analizzate da un esperto del settore e le competenze dichiarate vengono accertate attraverso un colloquio tecnico o con prove pratiche. Al termine della fase è rilasciato un Attestato di validazione delle competenze che ne testimonia la professionalità. Potrai allegarlo al CV per rafforzare la ricerca di lavoro o potrà utilizzarlo per inserire la persona in un percorso di formazione professionale con una riduzione delle ore di frequenza grazie ai crediti riconoscibili con il proprio attestato.
3. Certificazione: se tutte le competenze richieste per una figura professionale appartenente al Repertorio regionale delle qualificazioni professionali sono state validate, si potrà essere ammessi direttamente all’esame finale e ottenere un Certificato di Qualifica professionale.

Chi sono i destinatari della misura
Sono tutti i cittadini giovani e adulti disoccupati e occupati, con priorità per i lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro: possono essere coinvolti tutti coloro che resiedono o sono domiciliati in Piemonte o, se non residenti o domiciliati, che partecipano anche ad altre misure regionali purché non abbiano già fruito del servizio di IVC (Identificazione, Valutazione, Competenze) riferito alle medesime fasi del servizio e alle medesime competenze

Dove l’utente può rivolgersi
In Piemonte sono:
• 58 gli enti titolati a erogare il servizio
• 493 gli operatori qualificati per dare il supporto a chi vorrà richiedere la certificazione delle proprie competenze;
• 166 le sedi dove si può usufruire del servizio su tutto il territorio regionale.

Quali competenze si possono certificare
Tutte le competenze incluse e descritte nel Repertorio regionale nelle aree professionali che vanno dalla meccanica, impianti e costruzioni alla manifattura e artigianato; dalla cultura, informazione e tecnologie informatiche ai servizi alla persona; dai servizi commerciali, turismo e sport al settore agroalimentare. Per saperne di più sulle qualificazioni regionali, consultare il Catalogo servizi della Regione Piemonte https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/formazioneprofessionale/certificazione-delle-competenze/servizi-certificazione-delle-competenze-ivc

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