Cascina Castlèt racconta la biodiversità in vigna con un’esposizione all’aria aperta

Un progetto realizzato con i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Agrario Penna di Asti

È la vigna che parla e si racconta. Nasce così l’esposizione all’aria aperta di Cascina Castlèt, azienda vitivinicola di Costigliole d’Asti. Propone un percorso didattico di educazione ambientale e rispetto della terra, degli alberi e degli animali. Nelle vigne, attorno alla cantina, è stata posizionata una cartellonistica che racconta la vita tra i filari: dagli animali (ricci, uccelli, lepri, insetti) agli alberi (gelsi, ciliegi, roveri), dall’importanza della biodiversità agli elementi architettonici del paesaggio rurale con i suoi ciabot e le cappelle votive campestri.

“Il progetto è stato realizzato con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Agrario Penna di Asti, coordinati dagli insegnanti – racconta Mariuccia Borio, viticoltrice – Gli studenti mi hanno aiutato a mappare e raccontare gli alberi, gli animali, le erbe selvatiche e gli elementi antropici che si trovano tra le vigne e intorno all’azienda. È stato bello lavorare insieme: sono loro che un domani si dovranno prendere cura della nostra terra ed è importante trasmettere loro valori, non solo nozioni”.

Un progetto ambientale tra le vigne che Mariuccia porta avanti da molti anni: “L’azione dell’uomo ha spesso ridotto la biodiversità e tolto spazi, per lo più siepi e cavità di vecchi alberi, dove molte specie di uccelli erano solite nidificare e trovare rifugio. Le nostre vigne, invece, sono abitate da molte specie di uccelli e altri animali: dal 1995, prima con l’ornitologo Sergio Abran di Bolzano, poi con gli ornitologi astigiani Enrico Caprio e Mario Cozzo, abbiamo messo numerosi nidi artificiali che vengono usati dagli uccellini ma anche dagli scoiattoli rossi”.

Nel percorso, si potrà incontrare oltre alla Panchina gigante #rossopassum creata da Chris Bangle, anche due aree picnic attrezzate, una grande cornice rossa per scattare un selfie con il castello di Costigliole d’Asti che svetta alle spalle e una casetta book-crossing tra i filari per lo scambio di libri. Cascina Castlèt ha aderito al progetto culturale di biblioteca diffusa lanciato da “Leggere Ovunque” e ha posizionato una casetta di legno dove i visitatori potranno portare o prendere libri.

Cascina Castlèt sarà presente al Vinitaly 2022 nel Padiglione Piemonte 10, Stand L3.

cascina castlèt

Cascina Castlèt

Oltre trenta ettari di vigna che racchiudono un sogno diventato progetto. Un progetto che nasce da due idee semplici: rispettare la natura ed essere al passo con la tecnologia. Questa è Cascina Castlèt. Siamo a Costigliole d’Asti, sulle colline tra Langa e Monferrato. Un sogno realizzato per l’imprenditrice vitivinicola Mariuccia Borio.

Da sempre i Borio coltivano la loro proprietà con vitigni autoctoni, quelli che più parlano della famiglia, Barbera, Moscato, Uvalino, Nebbiolo, ma negli anni hanno scommesso anche su Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

Nascono così i vini Cascina Castlèt, da uve risolute e con nomi coraggiosi, Passum, Policalpo, Avié, Litina, Goj, Ataj e Uceline. Ogni nome racchiude una storia, un racconto, un piccolo aneddoto della famiglia e del territorio.

La cantina di Cascina Castlèt ha due anime: una vecchia cantina, interrata e al cui interno ci sono presenti grandi botti in rovere e un nuovo locale di affinamento, con barrique, tonneaux e macchine moderne. L’azienda produce energia pulita con un impianto fotovoltaico e utilizza un moderno impianto di fitodepurazione naturale delle acque reflue di cantina.

Tutto questo vuole essere coerente con il principio che coniuga il rispetto della natura e l’essere al passo con la tecnologia, in ogni fase di vinificazione. Da pochi mesi è nato anche il nuovo wine shop con ampi spazi per l’accoglienza e la degustazione.

I vini vengono bevuti in tutto il mondo: da New York a Tokyo, da Oslo a Sydney fino alla Nuova Caledonia e alle Antille Olandesi.