Lettere al direttore

“Caro Maina ti scrivo…”

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Riceviamo e pubblichiamo


Sono un cittadino e se la vita vorrà tuo futuro ospite, però purtroppo mi sembra chiaro l’intento nonostante tu per anni sia stato un importante portatore di voti per tutte le amministrazioni
succedutesi da quando esisti, qualcuno ha deciso che non servi più, o meglio servi per un altro scopo non più benefico.

Da tempo ormai sei abbandonato a te stesso, trascurato, bistrattato e le rette sono diventate impossibili per gli ospiti, sai bene che sono state aumentate da 1200€ base agli attuali 1800€
( cifra da struttura privata) e pensare che sei una fondazione che riceve finanziamenti comunali, voluta per gli astigiani che dopo una vita di lavoro e sacrifici avrebbero potuto trascorrere gli ultimi anni di vita accuditi amorevolmente dall’ottimo personale.

Il caso ha voluto che tu sia diventato appetibile all’assistenza privata, cosa sta succedendo?
Sai bene che gli ospiti sono ormai a un punto di non ritorno costretti a doversi trasferire, come già sta accadendo in altre strutture.
Tu non potrai più sostenere i costi di gestione e sarai costretto a licenziare il personale con l’inevitabile chiusura o peggio a fallire… e il gioco è fatto, con quattro soldi i privati potranno acquisire la struttura trasformandoti in residenza per anziani privata cosicché “ i soliti noti” potranno lucrare su un bene della collettività.

Addio caro MAINA sei stato quello che ha aiutato persone meno abbienti accompagnato tanti nonnini astigiani negli ultimi passi della loro vita.
Ci mancherai “tuo” Maurizio Finotto

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