Asti, al via la rassegna di Noix de Kola “Segni particolari: Migrante”

Torna “Segni particolari: migrante” la rassegna cinematografica organizzata da Noix De Kola, l’associazione astigiana che si occupa di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini migranti, principalmente attraverso il diritto all’apprendimento della lingua italiana sul territorio.

“Dopo due anni di fermo, imposti dalla situazione di emergenza sanitaria, quest’anno si alza di nuovo il sipario sulla nostra rassegna cinematografica. Siamo molto soddisfatte – malgrado il periodo sia davvero triste per il verificarsi di nuovi conflitti bellici che si aggiungono ad altri antecedenti, non meno gravi, e irrisolti – perché attraverso il linguaggio universale del cinema possiamo approfondire tematiche, oggi più che mai, attuali. In questa quinta edizione portiamo sullo schermo le storie di uomini e donne che hanno fatto della loro vita una lotta alle ingiustizie. Non è facile scardinare preconcetti, perseguire ideali e lottare. Ma ci sono storie di vita che dimostrano quanto questo sia invece possibile. La nostra rassegna vuole raccontarle – spiega Gabriella Sanlorenzo presidente dell’associazione”.

L’appuntamento è al Cinema Lumière (c.so Dante 188) ad Asti, per quattro mercoledì con inizio alle 20:45. L’ingresso è gratuito. Cinque le pellicole in cartellone che saranno accompagnate dalla presenza di autori e/o attivisti appartenenti a varie realtà associative.:
– mercoledì 6 aprile, “Nasrin” per la regia di Jeff Kaufman; girato in Iran, offre un ritratto dell’attivista per i diritti umani e prigioniera politica Nasrin Sotoudeh e del movimento per i diritti delle donne iraniane. Nasrin Sotoudeh ha combattuto a lungo per i diritti delle minoranze e per questo condannata. È prevista la partecipazione di Irene Venturino, Clio Marasso e Simona Franzino di Amnesty International Asti.
– mercoledì 13 aprile, “La Napoli di mio padre”, cortometraggio di Alessia Bottone che, attraverso il racconto del padre Giuseppe emigrato da Napoli, il quale descrive la sua città e la sua infanzia, conduce a riflettere sul tema della fuga e sulla paura dell’ignoto che accomuna gli emigranti italiani del secolo scorso ai migranti a bordo dei barconi dei giorni nostri. È prevista la partecipazione della regista Alessia Bottone.
A seguire “Limbo’s Fragment” per la regia di Luciano Attinà, che descrive l’ormai distrutto campo profughi di Moria e alla tendopoli adiacente, nell’isola greca di Lesbo, dal punto di vista dell’attivista italo-marocchina Nawal Soufi.
– mercoledì 20 aprile, documentario diretto da Jared P.Scott “The great green wall”, il racconto del progetto della Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione di creare una Grande Muraglia Verde che si estenda dal Senegal all’Etiopia per riforestare il Sahel e il Sahara ricoprendo di alberi 100 milioni di ettari di terreno. La narrazione avviene attraverso la musica e le interviste della cantante maliana Inna Modja, che conduce lo spettatore in un viaggio carico di emozioni dove diventa chiaro che cambiamenti climatici e tematiche sociali, come il terrorismo o i tragici viaggi migratori verso l’Europa, sono intrinsecamente intrecciati. È prevista la partecipazione di Dennis Bejarano (rete Asti Cambia) e Francesca Moro (Friday for future).
– mercoledì 27 aprile, “Libero” di Michel Toesca. Il documentario narra la storia di Cédric Herrou, un contadino della Val Roja, divisa tra Francia e Italia, che offre ospitalità ai migranti che cercano di superare il confine fra i due Paesi in cerca di una vita migliore. In questo limbo chiuso fra due Stati, le politiche sull’immigrazione rendono impossibile l’ingresso sul territorio francese, così Cédric, grazie all’aiuto di amici e volontari, sfida con coraggio le istituzioni. Cédric Herrou fu accusato nel 2017 di favorire l’immigrazione clandestina ma nel 2021 riconosciuto non colpevole sulla base del principio di fratellanza. È prevista la partecipazione di Silvia Massara, attivista sul confine italo – francese (rifugio Fraternità Massi di Oulx).

La rassegna è realizzata con il sostegno del CSVAA, in collaborazione con Amnesty International sezione italiana Asti, Acli, Ufficio pastorale Migranti Diocesi di Asti, Rete Asti Cambia e Rete Welcoming Asti.
Ulteriori informazioni: noix_dekola@yahoo.it