Uniti si può presenta la lista: “Riempiamo i contenitori vuoti di Asti con contenuti”

Continua la campagna elettorale astigiana con la presentazione delle varie liste che concorreranno alle prossime elezioni amministrative.

Questa mattina è stata la volta di “Uniti si può”. La compagine ha svelato il nuovo restyling del proprio logo e ha presentato alcuni candidati della lista in appoggio a Paolo Crivelli.

Saranno in lista i consiglieri in carica Michele Anselmo e Mauro Bosia e gli ex consiglieri Beppe Passarino, Elis Aceto, Massimo Scognamiglio, Emilio Varni, Edoardo Angelino, Bruno Bego, Tina Casamento e
Pier Paolo Borsato.

“I temi sociali, della disabilità, dei diritti nella più vasta accezione del termine, del contrasto all’omofobia,
trovano le massime rappresentazioni di contenuti e di donne e uomini che li evidenziano nella nostra lista – afferma Mauro BosiaAsti è una città che invecchia. Invecchia anche perché sempre più giovani sono costretti ad abbandonarla per ragioni di studio e di lavoro. E fra quelli che rimangono, non mancano i segnali di un disagio sempre più profondo radicato nella mancanza di possibilità di socializzazione, spazi culturali, prospettiva di crescita personale. Per questo la candidatura dei tanti under 35 presenti nella nostra lista è un valore aggiunto perché rappresenta il desiderio di fornire una nuova classe dirigente a questa città asfittica”.

“Asti è investita da profondi mutamenti cui le attuali classi dirigenti non sono state in grado di fare fronte. È sempre più inquinata. I trasporti pubblici tagliano fuori una gran fetta di territorio urbano ed extraurbano e le piste ciclabili in pratica non esistono. Nel centro i “salotti belli” si alternano a imponenti edifici storici abbandonati che nessuno è in grado di riconvertire. Periferie e frazioni sono abbandonate a se stesse. Attorno alle arterie stradali continuano a sorgere grandi capannoni commerciali che strappano terreno all’agricoltura, indeboliscono il commercio del centro e alimentano il traffico automobilistico parassita. Ci sono sempre più anziani e sempre meno giovani, molti dei quali scappano in cerca di occasioni di studio, lavoro o di un contesto in cui possano vivere esprimendo liberamente se stessi in un clima culturale e sociale gratificante – continua – nel giro di qualche decennio sono scomparse alcune delle principali ragion d’essere di questa città, come il distretto economico che lo legava ai territori circostante, alcune filiere agricole secolari e specializzate, importanti indotti industriali e, ultima ma non per importanza, la Provincia. La forbice delle disuguaglianze aumenta ogni giorno mentre il tessuto sociale si sgretola. I servizi sanitari prevedono lunghe, lunghissime liste d’attesa e hanno la precondizione che ci si possa recare in ospedale. La casa e un pasto caldo sono diventati problemi, e non certezze come dovrebbero essere, per diversi nostri concittadini. Oltre ai selfie, agli slogan, alle comparsate, l’idea che domina è che non ci sia più speranza di cambiamento”.

“Le nostre generazioni si trovano di fronte ad un bivio. Possiamo considerare la politica come una materia astratta, distante, accettando quindi la parte degli spettatori, oppure possiamo credere seriamente nelle nostre idee e cercare di farne uno strumento per condizionare la società in cui viviamo – conclude Bosianoi abbiamo scelto la seconda strada. Raccogliamo persone, idee e esperienze diverse, ma lavoriamo tutti per costruire una città che rispetta tutte e tutti, lotta contro il cambiamento climatico, integra e non esclude, aperta all’Europa e ai suoi stili di vita ma consapevole delle proprie radici. Una città che offre cultura e svago, sostiene i giovani che vogliono aprire delle imprese individuali, investe su un distretto agroalimentare sostenibile e usa le sue aziende pubbliche per veicolare la crescita di tutto il territorio circostante. Una città, insomma, viva, in cui i ragazzi abbiano voglia di fermarsi e progettare il loro futuro perché trovano il modo di realizzarsi socialmente, economicamente e culturalmente.

Questi i candidati in lista:

• Mauro Bosia, 30 anni, insegnante
• Michele Anselmo, 44, architetto
• Vittoria Briccarello, 26 anni, assicuratrice
• Hassan Nourdine, 34 anni, operaio e pugile
• Adele Occhionero, 26 anni, fisioterapista
• Emilio Omedè, 27 anni, enologo
• Giacomo Burbello, 24 anni, studente ed insegnante
• Federica Conte, 26 anni, fisioterapista
• Valentina Moro, 22, studentessa
• Claudia Rozzo, 27 anni, studentessa e animatrice socio-culturale

• Gino Caron, 33 anni, rappresentante
• Giulia Masoero, 31 anni, impiegata
• Michela Galli, 40 anni, insegnante
• Camilla Camusso, 18 anni, studentessa
• Barbara Fantino, 52 anni, insegnante
• Massimo Scognamiglio, 59 anni, radiologo
• Beppe Passarino, 65 anni, ex candidato sindaco
• Clemente Elis Aceto, 44 anni, informatico
• Edoardo Angelino, 72 anni, insegnate in pensione
• Pier Paolo Borsato, 65 anni, insegnante in pensione
• Emilio Varni, 75 anni, medico in pensione
• Tina Casamento, preside in pensione
• Bruno Bego, 65 anni, funzionario Asp in pensione
• Maria Chiara Greco, infermiera
• Giuseppe Vitellaro, 50 anni, operaio
• Calogero Cannella, 50 anni, operaio
• Daniela Borsa, 69 chimica in pensione
• Marco Castaldo, 54 anni
• Piero Freilino, 62 anni, autista Asp in pensione
• Daniele Dal Col, 60 anni, impiegato Gate
• Mariano Virga, 57 anni, operaio